L’export del vino italiano ha fatto registrare un incoraggiante +69% nell’ultimo decennio
Grazie alle quantità prodotte (da due anni siamo il primo produttore mondiale) ed all’innovazione che i nostri produttori hanno saputo portare. È certamente una performance di tutto rispetto, superiore a quella messa a segno dai vini francesi nello stesso periodo (+33%) ma ancora inferiore a quelli neozelandesi (+160%), che però partivano da livelli decisamente più bassi.
Lo segnala l’edizione 2018 di Wine Marketing, pubblicazione specializzata di Nomisma Wine Monitor su scenari, mercati internazionali e competitività del vino italiano presentata a Firenze presso l’Accademia dei Georgofili.