Secondo i dati diffusi da da Nomisma wine monitor, nel primo semestre 2014 si è registrato un rallentamento mondiale delle importazioni di vino. In testa alla classifica dei paesi che hanno ridotto gli acquisti c’è la Cina, dove si registra un calo del 15%.

Secondo il Monitor, che traccia l’andamento delle esportazioni di vino italiano, a calare sono soprattutto i valori complessivi dei vini importati, che hanno registrato una diminuzione del 3,9%, mentre rimangono sostanzialmente invariati i volumi (-0,1%). Gli altri paesi dove si registrano cali significativi sono il Canada (12% in meno rispetto allo stesso periodo 2012), la Svizzera (-9%) e la Germania, che cede l’8%.

La situazione non appare comunque uniforme. “Guardando alle singole tipologie – spiega Denis Pantini, project leader di Nomisma wine monitor – i cali più rilevanti in questo primo semestre riguardano i vini sfusi e i fermi imbottigliati, mentre per gli spumanti e i vini frizzanti la crescita sembra non essersi fermata”. Big spender del mercato, invece, sono Regno Unito (+9%), Giappone (+12%) e Norvegia (+15%).