L’Italia è ancora il primo produttore di vino dell’Unione Europea, e risulta essere anche il secondo esportatore verso paesi terzi dopo la Francia, secondo dati pubblicati da Eurostat relativi al 2018.

L’Italia è ancora il primo produttore di vino dell’Unione Europea, e risulta essere anche il secondo esportatore verso paesi terzi dopo la Francia, secondo dati pubblicati da Eurostat relativi al 2018. Lo scorso anno la produzione di vino venduta nell’Ue è stata di 15 miliardi di litri (compresi vini frizzanti, vino e porto). I più grandi produttori sono stati, come sempre, Italia, Spagna e Francia, seguiti da Portogallo, Germania e Ungheria. Gli Stati membri hanno esportato vino per un valore di 22,7 miliardi di euro, di cui il 51% (11,6 miliardi di euro) verso paesi extra-Ue.

La Francia è il più grande esportatore con 5,4 miliardi di euro di vino esportato nel 2018 all’esterno dell’Ue, seguita a distanza dall’Italia (3,1 miliardi) e dalla Spagna (1,2 miliardi). Nel 2018 gli Stati Uniti sono stati i principali importatori di vino Ue per un valore di 3,8 miliardi, seguiti dalla Svizzera e dalla Cina (1 miliardo ciascuno).

Ribaltando l’approccio e parlando in termini di importazioni, gli Stati membri hanno comprato vino per un valore complessivo di 13,4 miliardi di euro, ma solo il 20% da paesi extra-Ue, in particolare Cile (600 milioni di euro), Australia (450 milioni), Stati Uniti (430 milioni), Sud Africa (400 milioni) e Nuova Zelanda (370 milioni). Nell’Ue il più grande importatore di vino è stato il Regno Unito per un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro, seguito da Germania (300 milioni), Olanda e Francia (200 milioni ciascuno).