Assoenologi, organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo, ha divulgato le previsioni sulla produzione 2014. I dati vengono formulati quando almeno il 5-10% della produzione è stata conferita e sono validi fino a ottobre, mese in cui l’associazione presenterà i dati definitivi.

Le rilevazioni sono il risultato dell’elaborazione di migliaia di rilievi eseguiti in tutto il Paese. Le prime stime (fonte Assoenologi, 5 settembre) rilevano una produzione inferiore rispetto al 2013.

Nel 2014 la quantità di uva prodotta oscillerà fra 56 e 58 milioni di quintali che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, dovrebbero portare a 41/42 milioni di ettolitri di vino (-13,5% vs 2013). Dal rapporto emerge un’Italia divisa in tre. Al nord la produzione cala fra il 10 e il 15% rispetto al 2013. Nelle regioni centrali si rileva un incremento su base annua che varia dal 5 al 10%, dovuto principalmente a un lieve recupero dei decrementi degli anni passati. Il sud e le isole registrano decrementi che arrivano fino al -30% della Sicilia. Eterogenea anche la qualità del vino. Complessivamente il millesimo 2014 è stimato da Assoenologi qualitativamente buono, con punte di ottimo e poche di eccellente, ma anche con qualche criticità.