I flussi turistici da e per l’estero sono tornati ai livelli pre-pandemia, ma è cambiata la sensibilità verso l’impatto generato. Anche in Italia, dove si punta su inclusività e rigenerazione
Bit24, la Borsa internazionale del turismo, si è appena chiusa a Milano. Tra le tendenze di viaggio emerse c’è stato il ritorno dei grandi numeri, da e verso l’estero, confermato anche dalla presenza di rappresentanze straniere, come Cina e Giappone. Oltre che una grande attenzione verso una forma di turismo più lenta e attenta all’impatto generato.
Bit 2024, viaggi all’estero, si torna a guardare lontano
I dati dell’Osservatorio Bit mostrano come l’Italia sia ai vertici delle preferenze di Regno Unito (65 per cento), Francia (51 per cento) e Germania (49 per cento) per il turismo slow, fatto di esperienze rispettose del territorio. I numeri della Federazione del turismo organizzato confermano la vitalità dei flussi da e per l’estero nell’incontro organizzato da Adutei alla presenza dei delegati di destinazioni di medio e lungo raggio tra cui Fiandre, Vallonia, Svizzera, Seychelles e Malesia. Siamo ritornati ai volumi del 2019 con un recupero del traffico aereo pressoché totale, ossia del 104 per cento. In particolare, nel 2023 per destinazioni come quelle dell’Africa il 76 per cento del traffico ha riguardato le partenze (outbound); mentre per il Nord America ha prevalso nettamente l’incoming (arrivi) con il 72 per cento.
Viaggio è sinonimo di connessioni. Si viaggia per conoscere nuove persone e condividere momenti, da qui una nuova primavera dei viaggi di gruppo. Connessioni anche con i luoghi: la ricerca di esperienze autentiche che permettono di comprendere le tradizioni locali resta molto alta, così come quelle in ambienti naturali che richiamano valori di benessere, serenità. E quindi largo a vacanze che non sono facilmente etichettabili sotto una categoria ma che racchiudono diversi momenti e diverse attività, come la combinazione della visita a una città d’arte con un giro in bicicletta nei dintorni con tappe per degustare prodotti tipici, oppure il soggiorno in una località balneare abbinata ad esperienze culturali e gastronomiche.
Turismo in Italia, sempre più responsabile
Restando nel Belpaese, la fiera milanese ha visto la presentazione di progetti legati alla sostenibilità come volàno per lo sviluppo turistico. È il caso della Basilicata con “Ricas Italia” (Rete delle istituzioni e dei cittadini per la cooperazione, la cultura, l’ambiente e la solidarietà): un network promosso da 27 comuni lucani allo scopo di contrastare la crisi climatica. Il turismo si afferma e sviluppa soprattutto nei territori nei quali vive il rispetto dell’ecosistema, che, in quanto fiorente, regala i suoi doni preziosi a coloro che in essi si recano e vogliono trovare sana accoglienza.
Un turismo più lento e attento all’impatto generato
Anche in Abruzzo si punta al turismo rigenerativo con la Via verde della Costa dei trabocchi: una pista ciclopedonale di 42 chilometri ricavata dal vecchio tratto ferroviario costiero insignita del secondo posto agli European greenways award 2023. Fino a guardare verso l’interno con il nuovo cammino abruzzese della Linea Gustav: progetto finalizzato alla realizzazione di una rete di percorsi ciclabili ed escursionistici che raggiungeranno anche il Lazio.
Sono sempre di più, dunque, le realtà del settore che lavorano per costruire un turismo rispettoso e a “passo lento”, in grado di valorizzare davvero i territori con progetti e itinerari attenti all’ambiente, alla cultura e alle comunità.