Come si ricicla la lavatrice rotta? E che cosa faredel vecchio cellulare? Troppo spesso frigoriferi, condizionatori, televisori, computer, piccoli elettrodomestici sono trattati impropriamente: quelli più piccoli finiscono nella raccolta indifferenziata, mentre quelli più ingombranti vengono abbandonati in strada.

Ecodom – il principale Sistema Collettivo Italiano nella gestione dei RAEE, ovvero i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – in occasione della XXII edizione di “Puliamo il Mondo”, ricorda le 5 regole d’oro da tenere bene a mente prima di disfarsi del proprio vecchio elettrodomestico:

1. Non buttare mai i RAEE nella spazzatura indifferenziata, non abbandonarli nell’ambiente e non dimenticarli in casa, in soffitta o nei garage.

2. Portarli alle isole ecologiche più vicine. I centri di raccolta (o isole ecologiche) sono strutture allestite dagli Enti Locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti (tra cui i RAEE). Dai centri di raccolta i rifiuti vengono inviati a impianti di trattamento che garantiscono la salvaguardia dell’ambiente (evitando la dispersione di sostanze inquinanti) e il riciclo delle materie prime.

3. In caso di acquisto di un nuovo elettrodomestico, consegnare il vecchio al negoziante che è tenuto a ritirarlo gratuitamente (dal giugno 2010, grazie all’entrata in vigore del cosiddetto decreto “Uno contro Uno”, i rivenditori sono obbligati al ritiro gratuito dell’apparecchiatura elettrica/elettronica a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente). Inoltre, dal mese di aprile 2014, con il nuovo Decreto Legislativo 49/2014 è stato introdotto – per i negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq – l’obbligo di ritiro gratuito “uno contro zero” dei RAEE di piccolissime dimensioni (aventi cioè dimensione massima inferiore a 25 cm).

4. Richiedere il ritiro a domicilio per i RAEE ingombranti: si tratta di un servizio presente in molti Comuni.

5. Ricordare che i RAEE possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati, mentre, se trattati in modo non corretto, possono essere dannosi per l’ambiente. Da un frigorifero, ad esempio, si ottengono fino a 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio, ma lo stesso frigorifero contiene anche sostanze altamente inquinanti, come i CFC e gli HCFC, gas ozono-lesivi. Se abbandonato, quel frigorifero finirà probabilmente nelle mani di soggetti interessati soltanto a ricavarne le materie prime aventi valore economico, senza la minima preoccupazione di recuperare in modo corretto le sostanze inquinanti.

Anche quest’anno, Ecodom coglie l’occasione per ribadire l’importanza del corretto trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici, rinnovando la sua partnership con “Puliamo il Mondo” (in programma dal 26 al 28 settembre 2014), XXII edizione italiana di “Clean up the World”, la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale, che ogni anno coinvolge milioni di volontari di tutto il mondo in azioni concrete ed efficaci a favore dell’ambiente. Ecodom conferma il proprio sostegno all’iniziativa consentendo a quasi 4.000 studenti di 77 scuole distribuite in tutta Italia (dalle primarie alle superiori) di partecipare a “Puliamo il Mondo 2014”.

Armati di guanti, cappellino, pettorina e ramazza, i ragazzi scenderanno in strada per pulire il proprio quartiere, pronti a raccogliere rifiuti di ogni genere. “Puliamo il mondo” diventa così un’occasione unica per parlare di ambiente e riciclo e per sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare le nuove generazioni, sull’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti – non solo carta e plastica, ma anche i rifiuti elettrici ed elettronici – e sul loro corretto trattamento. “È fondamentale che nel nostro Paese aumenti la responsabilità individuale su un tema così importante, ma spesso trascurato, come il trattamento degli elettrodomestici a fine vita – commenta Mauro Cola, Presidente di Ecodom -. Con questa collaborazione, attiva ormai da diversi anni, Ecodom e Legambiente intendono spronare i cittadini ad adottare un comportamento ambientalmente sostenibile. Ogni apparecchiatura elettrica ed elettronica è una “miniera” di materie prime che possono essere riciclate, ovvero re-inserite nei cicli produttivi di nuovi oggetti, utilizzando una quantità di energia molto inferiore a quella necessaria per estrarre le stesse materie prime dalle miniere”.

“Ogni anno, quando i volontari di Puliamo il Mondo scoprono un elettrodomestico abbandonato nei campi o rovesciato in un fosso, proviamo una grande rabbia – dichiara il vice direttore di Legambiente Andrea Poggio -Evidentemente “qualcuno” ha fatto una gran fatica inutile e dannosa. Inutile perché il servizio di ritiro dell’usato è già stato pagato con l’acquisto del nuovo. Dannoso perché l’ambiente, se non è stato inquinato, è diventato più brutto. Ma soprattutto perché se quell’elettrodomestico fosse stato smontato e riciclato correttamente, avrebbe dato lavoro regolare alle imprese italiane e alimentato filiere virtuose: nessuno spreco, ambiente integro e più lavoro”. Nel primo semestre del 2014, grazie all’attività realizzata da Ecodom, sono state trattate circa 35.000 tonnellate di RAEE: in particolare 16.300 tonnellate di R1 (come frigoriferi, congelatori, condizionatori) e 18.500 tonnellate di R2 (ovvero lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe).

Un ottimo risultato rispetto allo stesso periodo del 2013, dal momento che le quantità di RAEE gestite da gennaio a giugno 2014 risultano in crescita di oltre il 15 %. La corretta gestione di questi rifiuti nei primi 6 mesi dell’anno ha evitato l’immissione in atmosfera di circa 400.000 tonnellate di CO2 e un risparmio energetico di più di 35 milioni di kWh (rispetto all’energia necessaria per estrarre materiale “vergine”).

PULIAMO IL MONDO: LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2014 “Esiste un intero spazio da riconquistare. Quello della tua città!”: è questo il claim della XXII edizione di “Puliamo il Mondo”, che si terrà nel weekend dal 26 al 28 settembre 2014 in tutta Italia. La novità più curiosa di questa edizione è la creazione di una “Good-Food-Bag”: un sacchetto individuale, riutilizzabile, per il trasporto di cibo avanzato, ma ancora intatto, da pasti fuori casa. Chi apprezza il buon cibo non lo spreca: per questo, nei kit distribuiti quest’anno da Legambiente per andare “a caccia di rifiuti”, oltre a capellino, guanti e pettorina, sarà inserita anche la good food bag.

Un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali e per diminuire la produzione di rifiuti: sul sito www.puliamoilmondo.it, tutte le informazioni sul progetto “Buon Cibo! – La campagna antispreco”.