Il coordinatore delle organizzazioni agricole spagnole (COAG) ha riportato che, come descritto nella Gazzetta Ufficiale Europea, il Marocco non ha fin qui rispettato il prezzo d’entrata stabilito per i pomodori (0,461 Euro al kg) e per le zucchine (0,424 Euro al kg) fissato nell’accordo di associazione con l’Unione Europea.
Questo ha coinciso con il crollo dei prezzi per entrambi i prodotti in Spagna. Secondo l’Osservatorio dei Prezzi dell’Andalusia, il prezzo per le zucchine era di 1,25 Euro al kg durante la settimana 2 del 2013 ed è crollato a 0,45 Euro al kg entro la settimana 6, registrando un calo del 29%.
In base agli studi sulla filiera condotti dall’osservatorio sui prezzi del ministero spagnolo dell’agricoltura, per la campagna 2009/10 (gli ultimi dati disponibili), questi prezzi hanno posto le quotazioni alla produzione al di sotto dei costi di produzione (0,50 Euro al kg per i pomodori e 0,54 Euro al kg per le zucchine). “Anche durante la settimana 6 del 2013 i lotti di pomodori sono stati venduti a 0,25 Euro al kg e quelli di zucchine a 0,35 Euro al kg. Ed è per questo motivo che riteniamo come minimo sorprendente l’affermazione del ministro Arias Cañete fatta lunedì scorso al senato, dove riferiva che i prezzi attuali sono a dei buoni livelli, dopo aver sottolineato che i prezzi e i volumi dei prodotti marocchini vengono rilevati giornalmente”, ha evidenziato Andrés Góngora, presidente del settore ortofrutticolo COAG.
COAG chiede al governo di essere severo e risoluto contro l’ingresso sfrenato di ortaggi da nazioni terze. “Se una nazione dovesse infrangere l’accordo, in questo caso parliamo del Marocco, dovrebbe pagare una soprattassa come penalità, cosa che però non sta accadendo. Continueremo a richiedere un controllo giornaliero più rigido alle dogane per assicurare che i termini degli accordi vengano rispettati, perché qualche settimana di perdite può mandare a monte tutti i margini di profitto, già esigui. Vogliamo fatti non parole,” ha sottolineato Góngora.