Il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) del Comando Provinciale di Ancona e del Comando Stazione di Genga (AN) ha sequestrato il 16 agosto il cantiere di una centrale idroelettrica nell’anconetano.
Il responsabile legale della ditta concessionaria e il direttore dei lavori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Partite all’inizio dell’anno, le indagini condotte dai Forestali hanno permesso di verificare che nella località “Gattuccio” del comune di Genga, all’interno di un’ansa fluviale lungo le sponde del fiume Esino, veniva realizzata una centrale idroelettrica le cui caratteristiche progettuali e di realizzazione sono risultate in parziale difformità in particolare rispetto alle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche rilasciate dalla Regione Marche.
La centrale, infatti, era costruita in un’area demaniale protetta, soggetta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, al nulla osta del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e al vincolo idraulico per l’utilizzo dell’acqua pubblica ad uso elettrico.
Dopo il sequestro, eseguito su delega dell’Autorità Giudiziaria e convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, i due presunti responsabili dell’illecito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per realizzazione di lavori eseguiti in area protetta in parziale difformità al permesso di costruire rilasciato dalla Regione Marche.
La società realizzatrice dell’opera, subentrando alla precedente ditta titolare della concessione regionale, avrebbe infatti modificato il progetto esecutivo senza sottoporlo all’attenzione dell’Ufficio Autorizzazioni Ambientali della Regione Marche.