La Higher Education Statics Agency, analizzando le scelte degli studenti laureati in “scienze agrarie e discipline relative” ha registrato, in queste discipline, il maggior incremento di iscrizioni universitarie in Gran Bretagna nell’ultimo anno.
Tra il 2010/11 e il 2011/12, il numero di studenti laureati che studiano scienze agrarie è passato da 1,970 a 2,170 – un aumento del 10%, mentre le discipline informatiche, che hanno registrato il calo maggiore, sono scese del 15%.
Mitch Crook, direttore dei corsi postuniversitari della Harper Adams University, ha dichiarato: “Da tempo abbiamo istituito master o dottorati in scienze agrarie, e per riflettere i cambiamenti dinamici che stanno avvenendo nel settore agricolo, continuiamo ad adattare l’offerta universitaria esistente con nuovi programmi che includono l’agricoltura di precisione e la nutrizione dei ruminanti”.
“Siamo in un momento estremamente eccitante per essere coinvolti nell’agricoltura e l’università registra grande interesse in questi corsi, ciò è il riflesso del crescente profilo e il significato che l’agricoltura ha sia nel Regno Unito, sia a livello globale.”
Il Dr. Stephen Chadd, direttore della Scuola di agricoltura del Royal Agricultural College (RAC), ha aggiunto che il rapporto ha rivelato l’importanza degli studi agrari. Ha, infatti, dichiarato: “I temi che riguardano la sostenibilità globale, la sicurezza alimentare e idrica stanno diventando sempre più importanti e con un aumento delle richieste di giovani nelle industrie agrarie, non solo è aumentato l’interesse per i nostri corsi post-universitari, ma anche il tasso di occupazione dei laureati è decisamente elevato. In media, nelle ultimi cinque anni, 94% degli studenti del RAC hanno trovato impiego o hanno deciso di continuare gli studi sei mesi dopo la laurea.”
Lo scorso mese, secondo i dati del Universities and Colleges Admission Service (UCAS), il numero di iscrizioni universitarie in Inghilterra è sceso di 18,000 unità rispetto all’anno precedente – il 6% in meno.