La giuria di esperti indipendenti, cui spetta il compito di valutare le città italiane candidate al titolo di Capitale europea della cultura del 2019, ha raccomandato la città di Matera. Le altre concorrenti erano Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena. La designazione formale di Matera da parte del Consiglio dei ministri dell’UE è prevista per l’anno prossimo.

Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per la cultura, ha dichiarato: “Mi congratulo con Matera per la sua riuscita. La competizione per aggiudicarsi questo titolo in Italia è stata estremamente accesa con 21 città concorrenti tra cui sono state scelte le finaliste. Il numero elevato di partecipanti testimonia l’immenso favore di cui gode questa iniziativa dell’Unione europea. Sono certa che Matera attirerà ancora più visitatori dall’Europa e da tutto il mondo spinti dal desiderio di scoprire la città e la sua storia e di apprezzare la varietà culturale che rappresenta uno dei punti di forza del nostro continente. Sono inoltre convinta che il titolo di Capitale della cultura recherà a Matera e all’area circostante importanti e duraturi vantaggi culturali, economici e sociali, come è avvenuto in precedenza con altre Capitali europee della cultura.”

Contesto Conformemente alla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’UE, che definisce i criteri per il conferimento del titolo di Capitale europea della cultura, l’Italia e la Bulgaria sono i due Stati membri che ospiteranno la manifestazione nel 2019. La selezione finale in Bulgaria è avvenuta in settembre e la giuria ha raccomandato la città di Plovdiv. I criteri stabiliscono che le città devono preparare un programma culturale con una forte dimensione europea e incoraggiare la partecipazione dei cittadini sul territorio della città, dell’area circostante e dell’intero paese.

Il programma deve avere un impatto durevole e contribuire allo sviluppo culturale e sociale della città nel lungo termine. La scelta delle tematiche e il modo in cui sono organizzati gli eventi in programma deve rispecchiare la dimensione europea. È incoraggiata la cooperazione tra gli operatori culturali di diversi paesi dell’UE. Il processo che porta alla scelta della Capitale europea della cultura inizia con una fase di preselezione al termine della quale si stila un elenco iniziale di città candidate.

La selezione finale avviene nove mesi dopo. La città scelta dalla giuria viene allora ufficialmente nominata dal Consiglio dei ministridell’UE. Le candidature sono esaminate da una giuria composta di 13esperti culturali indipendenti di cui sei designati dallo Stato membro e sette dalle istituzioni europee.