La Goletta verde di Legambiente è pronta a salpare per il suo consueto tour estivo, composto quest’anno da ben 32 tappe. L’obiettivo degli ambientalisti è di smascherare l’inquinamento delle acque italiane e denunciare l’abusivismo lungo le coste del Belpaese.
L’associazione ha approfittato della partenza della campagna di monitoraggio per assegnare le cinque bandiere nere del 2014 a chi si è macchiato di reati ai danni del mare.
Il riconoscimento poco ambito è andato a:
- Il MOSE e le Grandi Navi a Venezia per il grave rischio che rappresentano ogni giorno per la laguna, un patrimonio italiano e mondiale da proteggere e preservare;
- La Costa Crociere per l’impatto ambientale devastante a cui ha sottoposto l’Isola del Giglio a seguito del disastro della nave Concordia;
- La Provincia di Salerno, rea di aver lanciato un grande progetto per arginare l’erosione del litorale che in realtà provocherebbe l’artificializzazione di decine di chilometri di costiera salernitana;
- Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per aver appoggiato lo sviluppo di una nuova ondata di estrazioni petrolifere nel mare italiano; Il Porto di Molfetta, che ha messo in piedi una truffa di proporzioni gigantesche pur di riuscire a utilizzare impropriamente dei finanziamenti pubblici. L’associazione, nel rapporto Mare monstrum 2014, ha sottolineato come spesso gli interventi per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle coste nascondano in realtà progetti ben poco sostenibili. Un esempio su tutti gli “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del Golfo di Salerno”, un progetto a cui è andata, non a caso, una delle bandiere nere del 2014. Le 170 ville di Pizzo Sella a Palermo, un milione di metri quadri di cemento illegale riversati in un’area paesaggistica di alto pregio; Come denuncia Legambiente, questa operazione comporterebbe la movimentazione di un milione e duecentomila tonnellate di massi di calcare, per un totale di 75mila viaggi di camion pari a settemila tonnellate di emissioni di CO2. Nel suo report, Legambiente ha eletto anche i quattro ecomostri da abbattere lungo le coste:
- L’albergo “fantasma” edificato a Vico Equense, sulla scogliera di Alimuri, in Provincia di Napoli;
- La cittadella abusiva di Torre Mileto, a Lesina, in Provincia di Foggia;
- Lo scheletro dell’Aloha mare, un albergo rimasto incompiuto ad Acireale, in Provincia di Catania;
- Il complesso residenziale costruito a Crotone, nel sito archeologico di Capo Colonna.