In caduta libera i prezzi nelle campagne italiane, dal -60% dei pomodori al -30% per il grano duro, fino al -21% per le arance, rispetto all’anno scorso.
È quanto emerge da un’analisi di un’organizzazione agricola, svolta in occasione della divulgazione dei dati Istat sull’inflazione, sulla base dei dati Ismea a febbraio 2016.
In controtendenza, dunque, rispetto all’andamento dei prezzi al consumo degli alimentari, che fanno registrare una crescita dello 0,6% nei freschi e dello 0,3% nei trasformati, nelle campagne la discesa delle quotazioni al di sotto dei costi di produzione sta mettendo a rischio il futuro dei produttori nostrani.
L’effetto congiunto dell’andamento climatico anomalo e le speculazioni e distorsioni lungo la filiera – si denuncia nell’analisi – hanno allargato la forbice dei prezzi dal campo alla tavola. Speriamo che il mercato riuscirà a trovare le giuste contromisure per assicurare la corretta remunerazione ai produttori agricoli italiani.