Due pulcini (pullus) di Aquila del Bonelli (Aquila fasciata) sottratti dal loro nido nell’agrigentino lo scorso 8 maggio, sono stati ritrovati, dopo un mese, dalla sezione investigativa Cites del Corpo forestale dello Stato in un rudere delle campagne di Alessandria.
Gli accertamenti condotti dalla Forestale hanno portato al rinvenimento e al sequestro, oltre che dei due esemplari di Aquila del Bonelli, anche di sei falchi pellegrini catturati illegalmente. Tutti gli animali ritrovati, rileva la Forestale, “sarebbero, poi, stati immessi nel mercato clandestino, dove un esemplare di Aquila del Bonelli accompagnato da documenti falsi o riciclati puo’ valere fino a 15 mila euro”.
E’ stato, quindi, individuato il presunto responsabile dell’illecito ed e’ stato denunciato all’autorita’ giudiziaria per violazioni alla normativa Cites e a quella sulla caccia e per maltrattamento animali.
Durante la perquisizione, nell’immobile e’ stato scoperto anche un laboratorio clandestino per la riproduzione di anelli di marcaggio, certificati Cites olandesi falsi, corde e chiodi d’arrampicata e strumenti per il bracconaggio, oltre a numerosi animali morti conservati in congelatore.
La cattura dei due pulcini, ancora non abili al volo, “avrebbe comportato un danno gravissimo alla conservazione di questa varieta’ di rapace, tutelata dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione- sottolinea la Forestale- soltanto una ventina di coppie sopravvivono nell’habitat selvatico del nostro Paese. Tutte nidificano in Sicilia, dove sono costantemente minacciate”.