Nel mese di giugno l’indice Ismea dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli si è attestato a 110,3 (base 2010=100), facendo segnare una contrazione del 4% rispetto al mese precedente e dell’8,7% su base annua.
Tra le coltivazioni che, nel complesso hanno ceduto in un mese l’8,1%, si registrano forti riduzioni dei prezzi nel comparto frutticolo (-18,7% in media), in un mercato caratterizzato da un surplus di offerta per le produzioni estive rispetto alle capacità di assorbimento della domanda.

In forte calo anche gli ortaggi, che hanno perso mediamente il 16% su base mensile, mentre emergono flessioni più contenute, ma comunque significative, per cereali (-4,8%), semi oleosi (-5,7%) e vini (-2,3%). In controtendenza solo i listini degli oli di oliva, rincarati del 3% rispetto a maggio. L’andamento tendenziale dell’indice Ismea rivela, quest’anno, uno scenario di forte peggioramento per le produzioni vegetali.

La frutta ha ceduto in media il 23,8% su giugno 2013, con ribassi compresi tra il -5,1% delle ciliegie e il -42% delle albicocche e nettarine. Ancora più accentuate le riduzioni di prezzo per le coltivazioni orticole (-26,8% in media rispetto all’anno scorso), in una fase negativa che ha coinvolto tutti i prodotti di stagione. Riduzioni a due cifre si registrano a giugno anche per vini (-16,1% tendenziale), semi oleosi (-19,8%) e cereali (-10,9), mentre aumentano dell’1,9% gli oli di oliva.