L’Iraq e’ vicino al Lazio piu’ di quanto si possa immaginare.
Le aziende regionali, soprattutto dei settori edilizia, costruzioni ed energia, sia tradizionale che alternativa, stanno infatti studiando l’appetibile ma contrastato mercato del Paese dell’Asia occidentale, uscito da una lunga e logorante guerra, per allargare il loro business e ampliare la loro internazionalizzazione, consolidando anche l’occupazione.
Assistite dall’agenzia consortile Network globale (costituita dalla Camera di commercio di Roma e Unioncamere Lazio per favorire il business estero e presieduta da Aurelio Regina), mezza dozzina di aziende regionali dal 28 al 31 ottobre ad Ebril parteciperanno infatti alla manifestazione espositiva ”Project Iraq 2013”, dove la presenza italiana sara’ seconda solo a quella della Turchia.
“La regione autonoma del Kurdistan iracheno e’ la porta di ingresso al mercato locale e, grazie ad un livello di sicurezza estremamente elevato, rappresenta un’area dove poter investire per lo sviluppo di attivita’ non solo commerciali ma anche produttive. Le aziende italiane sono particolarmente ben accette e ricercate. Ne consegue che le possibilita’ di avvio di collaborazioni continuative sono molto alte”, ha spiegato Aurelio Regina, presidente di Network globale, oltre che vicepresidente della Confindustria nazionale.
In vista di questa impegnativa missione, Network globale e le aziende interessate parteciperanno al laboratorio ”Come si costruisce un country risk report: Iraq”, che si terra” domani alle 9.30 alla Camera di commercio di Roma (via de’ Burro’), nell”ambito del IV Festival della diplomazia, nel corso di cui i principali esperti analizzeranno le prospettive e le complessita’ di un mercato cosi’ interessante e allettante e che solo ora comincia ad aprirsi alla internazionalizzazione.