Si è tenuto il primo incontro tra gli Assessori regionali all'agricoltura e il nuovo ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. “Ascoltare, confrontare ma soprattutto fare quello che serve ai nostri imprenditori agricoli, all'agricoltura e al made in Italy''.

Si è tenuto il primo incontro tra gli Assessori regionali all'agricoltura e il nuovo ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. “Ascoltare, confrontare ma soprattutto fare quello che serve ai nostri imprenditori agricoli, all'agricoltura e al made in Italy''. Con queste parole l'assessore del Veneto Franco Manzato ha sintetizzato il lavoro, ''urgente e indispensabile'' che attende Ministero e Regioni per i prossimi mesi.

“Abbiamo tutti di fronte un avversario feroce e dannoso – ha sottolineato Manzato – che si chiama burocrazia, rispetto alla quale dalle buone intenzioni dobbiamo davvero passare ai fatti, ma anche in questo caso senza complicazioni burocratiche. Poi avverto con disagio e preoccupazione anche una voglia di ritorno del centralismo, che si è espressa con una penalizzazione per le Regioni del Nord per quanto riguarda la distribuzione delle risorse a livello nazionale. Come Veneto, inoltre, abbiamo anche alcune problematiche forti da affrontare, che non sono peraltro locali ma interessano l'economia nazionale. La nostra regione risulterà infatti – ha ricordato Manzato – fortemente impattata dal processo di rimodulazione (regionalizzazione e convergenza) in uno dei settori più rilevanti qual è la zootecnica da carne, già in crisi, per la quale la sensibile riduzione dei pagamenti diretti inciderà fortemente sulla redditività”.

L'assessore all'agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano, Arnold Schuler, ha detto che al centro del confronto con il Ministero c’è l'applicazione a livello nazionale dei pagamenti diretti, definiti come una sorta di prima colonna della politica agraria a livello di Unione Europea. “Ora si tratta di definire il quadro normativo e di concordare i primi passi concreti" ha detto Schuler, spiegando che “era fondamentale conoscere direttamente il punto di vista del ministro. Per il periodo 2014 – 2020 la disponibilità di fondi dell'Unione Europea a favore dell'Italia è di 37,5 miliardi di euro. Da questo fondo saranno messi a disposizione 27 miliardi di euro per i pagamenti diretti, i restanti 10,5 miliardi saranno utilizzati per la cosiddetta seconda colonna della politica agraria a livello di Unione Europea, cioè nel settore dello sviluppo rurale.

Per il Friuli Venezia Giulia era presente all’incontro con Il Ministro Martina il vicepresidente Sergio Bolzonello secondo il quale serve una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato emerge dalla prima riunione degli assessori regionali all'Agricoltura – con il neoministro Maurizio Martina che, affrontando le tematiche più urgenti, ha subito aperto ad un maggiore coinvolgimento delle Regioni in tutte le fasi di costruzione e gestione delle politiche agricole e sulla pesca.

"Ho chiesto a Martina – spiega Bolzonello al termine dell'incontro a Roma – di attivarsi affinché il ministero predisponga molto velocemente tutte le misure necessarie a bloccare la semina di mais Mon810 nella non auspicata eventualità che il Tar desse ragione a Fidenato nella sentenza attesa fra poche settimane”.


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