Gli agrumi che ricevono trattamenti chimici dopo la raccolta attraverso agenti conservanti devono portare un’indicazione che riveli tali pratiche ai consumatori.

Gli agrumi che ricevono trattamenti chimici dopo la raccolta attraverso agenti conservanti devono portare un’indicazione che riveli tali pratiche ai consumatori. Lo ha ribadito oggi la Corte di Giustizia europea con una sentenza che conferma la validita’ della legislazione Ue vigente. Per la Spagna, che chiedeva alla Corte l’annullamento della normativa esistente, l’etichettatura sarebbe dovuta essere facoltativa, in quanto danneggerebbe l’export europeo nei mercati dove non vige l’obbligo di segnalare i conservanti. La Corte ha ribadito invece la priorita’ di tutelare i diritti del consumatore, senza distinguere tra coloro che si trovano all’interno o all’esterno dell’Unione. Questo principio, secondo i giudici di Lussemburgo, rafforza la posizione dei prodotti provenienti dall’Ue attraverso “un’immagine di qualita’ e di affidabilita'”, si legge in una nota stampa della Corte Ue.


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