La nuova normativa è entrata in vigore ieri e servirà per la lotta contro il commercio di legname tagliato illegalmente. Il nuovo regolamento dell’Unione europea sul legno si applicherà a tutti gli operatori del settore del legno.

Essa vieta l’immissione sul mercato UE di legname tagliato illegalmente, cercando di affrontare il problema del disboscamento illegale in tutto il mondo. Il disboscamento illegale crea gravi difficoltà economiche, ambientali e sociali: va di pari passo con la deforestazione e il cambiamento climatico, può minare gli sforzi di operatori legali e mettere in pericolo le loro condizioni di vita e possono anche essere collegati a lottare per l’uso del territorio e delle risorse.

Il Regolamento si applica sia al legname e suoi derivati importati che a quelli prodotti a livello nazionale e fornisce una vasta gamma di prodotti, dalla carta e pasta di legno di legname e pavimenti. Ha lo scopo di mettere in atto procedure per ridurre al minimo il rischio di commercializzazione sul mercato comunitario di legname tagliato illegalmente. I commercianti che acquistano o vendono in legno già presenti sul mercato devono tenere un registro per garantire la tracciabilità del legno che commerciano.

Gli operatori sono ora tenuti a svolgere un esercizio di gestione del rischio per ridurre al minimo commercializzazione sul mercato comunitario di legname tagliato illegalmente. Questo esercizio ha tre elementi essenziali:

Informazioni: l’operatore deve avere accesso alle informazioni su legno e derivati, il paese in cui è stato prodotto il legname, la quantità, le informazioni di contatto del fornitore, nonché informazioni sulla conformità della legislazione nazionale;

Valutazione del rischio: il gestore è tenuto a valutare il rischio di introduzione di legno proveniente da disboscamento illegale nella sua catena di fornitura, sulla base delle informazioni di cui sopra e tenendo conto dei criteri nei regolamenti;

Mitigazione: quando la valutazione indica che il legno proveniente da disboscamento illegale può essere introdotto nella catena di approvvigionamento, è possibile ridurre questo rischio chiedendo al fornitore di comunicare informazioni oltre che eseguire ulteriori controlli.

Il disboscamento illegale consiste nel raccogliere legname in violazione delle leggi o dei regolamenti del paese in cui è stato prodotto il legname. Esso costituisce una minaccia per le foreste in quanto contribuisce alla deforestazione e al degrado forestale che sono responsabili di quasi il 20% delle emissioni globali di CO 2.

Lo sfruttamento illegale delle foreste minaccia la biodiversità e lo sviluppo delle foreste, e la fattibilità commerciale per gli operatori che operano in base alla legislazione vigente. Esso contribuisce inoltre alla desertificazione e all’erosione del suolo e può aggravare le condizioni meteorologiche estreme e le inondazioni.

Ha anche implicazioni sociali, politiche ed economiche, spesso compromettendo i progressi verso il buon governo e mette a repentaglio i mezzi di sussistenza delle comunità locali che dipendono dalla foresta, anche se può essere collegato a un conflitto armato.

Il nuovo regolamento contribuirà anche economicamente in modo vantaggioso per gli sforzi dell’Unione per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Legislazione con obiettivi analoghi sono stati adottati negli Stati Uniti e in Australia.

L’Unione europea ha intensificato i propri sforzi nel mondo per eliminare il disboscamento illegale e il commercio di legname.