La DG Agricoltura e Pesca della Commissione dell’Ue ha pubblicato uno studio intitolato “Valutazione ex post dei Programmi di Sviluppo Rurale 2000-2006”.
Stando ai risultati della valutazione, le misure chiave messe in atto tra il 2000 ed il 2006 hanno riguardato: investimenti nelle aziende agricole, aree svantaggiate, benessere animale e protezione agro-ambientale, trasformazione e commercializzazione dei prodotti, diversificazione delle attività agricole.
L’obiettivo della ricerca era analizzare la politica europea di sviluppo rurale finanziata dal Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia (FEAOG), nel periodo tra il 2000 ed il 2006.
La valutazione si è basata su otto criteri:
1) rilevanza degli obiettivi,
2) coerenza delle misure con gli obiettivi,
3) complementarietà tra i programmi ed altri strumenti di sostegno,
4) copertura e consistenza dei programmi,
5) risultati raggiunti dai programmi,
6) sistema di distribuzione,
7) monitoraggio e valutazione,
8) impatto dei programmi in relazione alle nuove priorità.
La ricerca nelle sue conclusioni afferma che i programmi di sviluppo rurale hanno avuto effetti positivi in termini economici ed ambientali, anche se soprattutto a livello dei singoli beneficiari più che dell’economia rurale nel suo complesso. Il sostegno tramite il FEAOG ha contribuito ai redditi degli agricoltori ed ha permesso di creare occupazione.
Le misure hanno avuto in generale effetti benefici sull’ambiente. Per quanto riguarda la popolazione delle aree rurali, i programmi non sono bastati a contrastare gli effetti negativi di alcuni fattori esterni; tuttavia, alcune misure si sono dimostrate fondamentali per mantenere vive le zone rurali, come la diversificazione delle attività agricole.
Lo studio formula anche alcuni suggerimenti come quello di integrare meglio nei programmi tre aspetti: adattabilità, precisione e complementarietà. È necessario che le misure più rilevanti siano sostenute da un budget adeguato e che le autorità delegate all’implementazione e al controllo dei programmi operino con maggiore sinergia. Occorre inoltre ridurre il peso della burocrazia.