Seondo il ministro Tajani l’obiettivo è di ben 700 miliardi
Comincia a concretizzarsi la politica della nuova amministrazione Trump, dagli affari interni fino alla politica estera, per quanto riguarda il tema dazi. Dopo Messico, Canada e Cina, nuovi annunci sono stati rivolti ad Europa e Sudafrica in merito alle tariffe sulle importazioni.
Economie intrecciate
E’ vero che la cosa non ha stupito nessuno, essendo stata largamente preannunciata. Ma è altrettanto noto che le contromisure non tarderanno ad arrivare e saranno di pari misura. Si profila, dunque, un conflitto, una vera guerra commerciale che non fa bene a nessuno. L’Italia potrebbe essere un buon ambasciatore delle ragioni europee, anche perché l’economia americana e l’economia europea sono fortemente interconnesse. Ad oggi gli Stati Uniti rappresentano, dopo la Germania, il secondo mercato per l’export italiano con un valore di 66,4 miliardi di euro, pari al 10,7% delle esportazioni totali nazionali.

Numeri che evidenziano le centralità degli Stati Uniti per il nostro sistema imprenditoriale, come dimostra la crescita delle esportazioni dal 2018 al 2023 verso il mercato Usa, con un +58,6% delle vendite. Un boom che sfiora i 25 miliardi di euro.
L’export agroalimentare nazionale
Tra i settori chiave proprio l’agroalimentare con alimentari, bevande e tabacco che nel corso del 2024 registrano un aumento dell’export del +18%, secondo solo ai prodotti farmaceutici (+19,5%). aumenti in doppia cifra anche per le esportazioni di apparecchi elettrici, +12,3%.
Ed a rischiare maggiormente dall’imposizione di nuovi dazi Usa sono le regioni del nord Italia con Lombardia (20,5%), Emilia Romagna (16,3%), Toscana (15,6%), Veneto (10,9%) e Piemonte (7,9%) che complessivamente valgono oltre il 70% delle esportazioni nazionali negli Stati Uniti.

La possibile risposta italiana
“C’è una strategia complessiva che stiamo elaborando come Ministero degli esteri e del commercio internazionale, per tutelare le imprese e che vogliamo rassicurare in questo momento, compresa la possibilità di esplorare nuovi mercati, penso al Messico, al Vietnam, all’India, all’Indonesia” le parole del ministro Tajani.