Un aumento delle vendite del 10%, grazie soprattutto all’export che assorbe l’80% della produzione, pari a 258 mila ettolitri. E’ il risultato conseguito dal Chianti Classico nel 2012.
Sono i risultati presentati in un convegno che si è tenuto il 19 febbraio a Firenze. Sul fronte dei mercati di sbocco, gli Stati Uniti si confermano al primo posto, consumando il 28% della produzione. Seguono la Germania (12%), e poi il Canada, l’Inghilterra, e la Svizzera (a quota 7%).
Il mercato italiano si attesta invece al 20%. Secondo il consorzio continua anche positivamente il trend della riduzione delle giacenze, che lo scorso anno sono diminuite del 5% rispetto al 2011, e quello del rialzo del prezzo dello sfuso, passato da luglio 2012 ad oggi dai 120-140 euro ai 150-175 euro a ettolitro.
Lo scorso anno la produzione di vino Chianti Classico ha raggiunto i 235 mila ettolitri, registrando un -16% rispetto all’anno precedente, l’annata più scarsa degli ultimi 20 anni. Complice una stagione siccitosa mitigata pero’ dalla buona escursione termica notturna e dalle piogge cadute da settembre in poi, che hanno permesso una buona maturazione delle uve, specie per il Sangiovese.
Nel complesso il Chianti Classico conta un fatturato stimabile in oltre 500 milioni di euro, e un valore della produzione vinicola imbottigliata di 360 milioni di euro, e di 10 milioni per quanto riguarda quella olivicola.