Quante mandorle ci vogliono per fare un “Cantuccino toscano” come tradizione comanda? E quante uova? E che dimensioni deve avere il biscotto più famoso della regione e terzo più conosciuto al mondo?
In Toscana un gruppo di aziende che producono cantuccini si è riunita in associazione e ha richiesto la Igp, indicazione geografica protetta, come marchio europeo in grado di proteggere la qualità e la tipicità del prodotto toscano dalle contraffazioni.
La Regione Toscana ha dato parere positivo alla domanda, ora si attende che l’iter venga completato al ministero e alla Commissione europea. Intanto si pone l’esigenza di tutelare comunque i “Cantuccini toscani”. Una prima conferenza stampa, in palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, ha fatto il punto sulla necessità di valorizzare il celebre prodotto dolciario. Tra i promotori dell’iniziativa, l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvatori, il presidente di Assocantucciani, Ubaldo Corsini, il vicepresidente Giovanni Belli, il segretario Marco Ginanneschi ed il consigliere Daniele Scapigliati.