E’ lotta ai finti wine-making kit venduti a poche decine di euro con la promessa di portare sulla tavola un super Barolo ‘fai-da-te’: il Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero dice basta alle contraffazioni e all’uso improprio del nome della Docg più famosa del Piemonte.
Quindici annunci di finti kit per la produzione di un vino designato come Barolo sono appena stati cancellati sul sito internet di eBay nel Regno Unito. Contemporaneamente due società inglesi sono state diffidate dall’utilizzare impropriamente sui loro portali web il nome Barolo per la vendita di wine-box contenenti del non meglio identificato mosto d’uva.
Al Consorzio albese si sta anche valutando la possibilità di richiedere l’intervento della Defra (Department for Environment, Food and Rural Affairs), il dipartimento del Governo britannico responsabile delle questioni ambientali, agricole e alimentari.
L’ente, competente in materia di tutela delle produzioni DOP, potrebbe intervenire d’ufficio per contrastare la promozione e la circolazione dei kit di Barolo fasullo. Il Consorzio ha affidato l’attività di controllo agli avvocati della Sib, la Società italiana brevetti che ha sede a Roma.