Nell’ambito delle ricerche in corso per la creazione di carne in provetta, il primo hamburger creato a partire da cellule staminali di mucca, potrebbe essere pronto già il prossimo ottobre.

Lo ha affermato durante il meeting della American Academy of Arts and Sciences a Vancouver, Mark Post, ricercatore dell’università di Maastricht (Paesi Bassi). Un’iniziativa che ovviamente lascia una scia di polemiche. I difensori del lavoro del dottor Post spiegano che si tratta di una scoperta importante per venire incontro alle esigenze mondiali di carne che potrebbe scarseggiare in futuro. Ma non tutti la pensano così. Ci sono perplessità di natura etica. Ma anche di carattere economico, dal momento che il nuovo prodotto ha un costo stimato in 250mila euro.

Poi si discute sulla qualità: l’hamburger, che probabilmente sarà cucinato dallo chef britannico Heston Blumenthal, noto per le sue creazioni di gastronomia molecolare, presenta caratteristiche anomale che non aiutano l’attrattività: strisce di tessuto lunghe 3 centimetri e meno di mezzo millimetro di spessore, consistenza molliccia e colore grigio perché non c’è sangue.

Alimentarsi è una necessità per tutti e la qualità e le caratteristiche degli alimenti sono la prima forma di protezione della nostra salute: per questa ragione la produzione di cibo non può essere condizionata dalla logica del business, senza tenere conto invece di aspetti davvero prioritari come la tutela della salute collettiva e del pianeta, il rispetto degli animali – è la reazione di Paola Segurini, responsabile della lega antivivisezione, Settore vegetarismo.

Negli ultimi 50 anni il consumo di carne nei Paesi ricchi è aumentato in maniera esponenziale senza alcuna necessità (circa 87 chili il consumo procapite in Italia), alimentato da allevamenti ultraintesivi dove gli animali sono soltanto prodotti da immettere sul mercato. Oltre alle sofferenze inflitte a miliardi di animali, gli allevamenti sono almeno in parte responsabili dell’attuale emergenza climatica a causa dell’impatto deleterio che l’attività zootecnica ha sull’ambiente.

Molti autorevoli studi, inoltre, da anni hanno individuato una forte correlazione tra consumo di carne e alcune serie patologie, in particolare alcune forme di cancro. “La cucina mediterranea è ricca di ricette senza ingredienti animali: basti pensare ai piatti a base di legumi, nutrienti e anche dal costo modesto – prosegue Paola Segurini – non si tratta di rivoluzionare il nostro stile alimentare, ma più semplicemente di riscoprire anche le ricette dei nostri nonni ed essere davvero consapevoli di ciò che portiamo in tavola, scegliendo esclusivamente i prodotti migliori”.

Su www.cambiamenu.it è possibile trovare informazioni e ricette adatte ad adulti ma anche ai bambini.