Caffè macinato in maniera diversa a seconda dell’orario, tazzine diverse per ogni miscela in modo da esaltarne il gusto, macchine a leva per una preparazione tradizionale che esalta le capacità del caffettiere.

Questi alcuni dei servizi offerti a Napoli dalla prima ”ambasciata del caffè” al mondo, una vera e propria rappresentanza diplomatica dell’eccellenza del caffè nata a Napoli ma pronta ad accogliere oltre ai napoletani, i tanti turisti che visitano la città e che vogliono avvicinarsi al culto del caffè.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Kimbo e La Caffettiera di Piazza dei Martiri, punta a creare ”un luogo dove al caffè viene dedicato tutto il rispetto, l’attenzione e la cura che merita”, si legge in una nota diffusa dai promotori dell’iniziativa. All’interno del locale c’è una piccola torrefazione che, in alcuni momenti della giornata, diffonderà l’aroma della cottura del caffè che viene preparato secondo una serie di rigide regole.

La prima è l’uso delle macchine a leva, che, spiegano i creatori dell’ambasciata, ”esaltano le capacità del barista caffettiere”. La macinazione dei grani viene poi differenziata nella giornata a seconda dell’orario, in considerazione dell’umidità dell’ambiente, mentre a disposizione della clientela c’è una ”carta del caffè” con 3 diverse miscele, che illustra caratteristiche organolettiche e provenienza del prodotto, per consentire di scegliere il gusto preferito, anche a seconda del momento della giornata e per imparare a conoscere meglio le differenze tra le varie miscele.

Regolamentata anche la tazzina visto che ”ogni miscela è servita in una tazzina diversa specifica per esaltarne aroma e profumo”. Nell’ambasciata del caffè si promuoverà a chi non è di Napoli la cultura del caffè, accogliendo i turisti stranieri con un ”Wellcome Ambassade Kimbo”, un caffè offerto e una cartolina ricordo in diverse lingue. Il locale non dimentica l’attenzione per l’ambiente visto che è stato realizzato un particolare sistema di raccolta del caffè esausto per contribuire all’ecosostenibilità del prodotto.