Un territorio non più solo da guardare e da assaporare ma da oggi da respirare al ritmo del trotto. Il turismo ippico è un segmento in crescita che può dare ancora molte soddisfazioni sia al territorio che al fruitore. La Regione Veneto in occasione di Fieracavalli ha inaugurato il nuovo percorso, completamente tabellato, nel quale si affacciano realtà in grado di offrire tutti i servizi necessari per una nuova forma di turismo: dall’ospitalità del cavaliere alle zone di sosta per il cavallo, al servizio dei maniscalchi agli agriturismi con le loro diverse specialità agroalimentari.
La prima Ippovia del Veneto, che attraversa la pedemontana trevigiana tra i vigneti di Prosecco e le incantevoli Prealpi Trevigiane, ha ricevuto il plauso del Governatore Zaia. “Con 3600 aziende e 13 mila cavalli, il Veneto può contare su un importante indotto nel settore e il turismo, con 17 miliardi di fatturato, è la prima voce economica della regione.”
La prima Ippovia tabellata implementa un nuovo modo di visitare la regione: un’esperienza originale ed emozionante che permette di osservare scorci, storia e paesaggi di un Veneto unico e insieme di conoscere un animale speciale come il cavallo. L’itinerario è lungo circa 266 km e si snoda in uno scenario unico attraverso i comuni di Segusino, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore, costeggiando le anse del Piave e inerpicandosi lungo tradine che attraversano piccoli e suggestivi borghi fino a raggiungere le sommità delle Prealpi dove si apre un panorama che spazia oltre la laguna veneta e verso le alte vette delle Dolomiti. Il periodo ideale per andare a cavallo lungo le Ippovie delle Prealpi Trevigiane va dalla tarda primavera all’autunno inoltrato, quando le temperature sono miti e il terreno è più asciutto. Ma il nuovo percorso è già utilizzabile da ora: tutte le informazioni su tragitto, itinerari, opportunità su www.veneto.to.
La prima Ippovia diventa così l’icona di un nuovo modo di promuovere il turismo rurale in Veneto; di questo si è parlato durante la presentazione del progetto, che marca un approccio inedito, in grado di creare un network tra enti e privati, all’insegna di una visione di turismo sostenibile. Il progetto Ippovie delle Prealpi Trevigiane e Bellunese nasce nel 2007 su iniziativa di alcuni comuni con l’obiettivo di attrarre un flusso turistico ad alta vocazione rurale tale da poter accrescere lo sviluppo sostenibile ed economico della zona. Per questo, nel riassetto dell’Ippovia che comprende 9 comuni trevigiani, la Provincia si è posta alla testa di una rete che ha visto coinvolti oltre alle amministrazioni locali, 19 operatori ripartiti in centri ristoro, centri sosta e centri bivacco, 13 ippiatri e 4 maniscalchi.