I dati sono stati diffusi da una relazione di Rete rurale che ha monitorato le attività svolte in questo quadriennio. Intanto i finanziamenti comunitari si sono progressivamente spostati verso le forme di intervento più direttamente finalizzate al rafforzamento della competitività.

Sul totale speso con il programma, l’incidenza congiunta di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti e promozione del vino nei paesi terzi, che nei primi due anni era del 37-38 per cento, è salita al 51% nel 2011 per poi superare nel 2012 il 72%.

Alla vigilia di un nuovo periodo di programmazione, l’analisi della storia recente è anche l’occasione per fare il punto sulle potenzialità di sviluppo delle misure inserire nel programma, tenendone sempre presenti le implicazioni in termini di demarcazione con altri regimi di aiuto.