Oltre 220 casi di intossicazioni da funghi, di cui tre letali: le ha registrate nelle regioni del Nord Ovest, da settembre a oggi, il Centro antiveleni di Pavia – Centro nazionale di informazione tossicologica.
Oltre 220 casi di intossicazioni da funghi, di cui tre letali: le ha registrate nelle regioni del Nord Ovest, da settembre a oggi, il Centro antiveleni di Pavia – Centro nazionale di informazione tossicologica.
In una nota si fa presente che “è opportuno ricordare che il consumo di funghi di cui non è assolutamente certa la commestibilità può avere conseguenze gravi e, in alcuni casi, letali. Alcuni dei funghi più pericolosi contengono una tossina in grado di danneggiare il fegato anche in modo irreversibile. Questi funghi appartengono ai generi Amanita, Lepiota e Galerina, e spesso questi funghi vengono scambiati per prataioli, mazze di tamburo e verdoni. Non esiste nessun metodo di cottura o di conservazione in grado di eliminare le tossine. Se si nutre anche il minimo dubbio sulla commestibilità dei funghi è consigliabile farli sottoporre ad ispezione presso l’Asl”.
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