Fico, Fabbrica Italiana Contadina, la grande Disneyland del cibo, nascerà a Bologna, ma dovranno esserci infrastrutture necessarie a portarci, a tre anni dall’apertura, 10 milioni di turisti all’anno, 8 dall’estero.
Fico, Fabbrica Italiana Contadina, la grande Disneyland del cibo, nascerà a Bologna, ma dovranno esserci infrastrutture necessarie a portarci, a tre anni dall’apertura, 10 milioni di turisti all’anno, 8 dall’estero. Sono queste infatti le potenzialità del progetto per Oscar Farinetti, patron di Eataly, in un dibattito pubblico all’assemblea degli industriali bolognesi ospitata al Caab, il centro agroalimentare che dovrebbe diventare casa dell’idea imprenditoriale presentata nei mesi scorsi (80.000 metri quadrati dedicati al cibo di qualita’).
Se la ricerca di Caab di risorse per il progetto si chiudera’ positivamente a fine anno, Eataly ne sarà regista. Obiettivo aprire il giorno dopo che che avrà chiuso l’Expo 2015, il 1 novembre. “L’Italia fa 47 milioni di turisti – ha detto Farinetti – Ma la Francia 80. Cosa manca? Mancano infrastrutture di questo genere. Manca un rapporto tra privati e istituzioni forte, manca un senso di accoglienza, e soprattutto il concetto di rete tra chi fa turismo, per concepire che più cose ci sono più c’e da ‘magnare’ e da star bene per tutti”.
Farinetti ha spiegato che se i turisti in Italia passassero da 47 a 80 milioni all’anno, il valore della produzione aumenterebbe di oltre 200 miliardi, generando tasse (tra Irpef, Irap e Iva) di oltre 50-60. ”E noi stiamo qui ad arrovellarci sull’Imu” ha detto strappando un applauso alla platea.
Per Fico, ha ripetuto, “la cosa piu’ importante sono le infrastrutture. Ci deve essere il treno che entra qua, servono shuttle dall’aeroporto e dal centro della città. Chi viene con auto deve avere una cartellonistica stradale a autostradale fortissima. La sinergia fra la città e Fico deve essere grandissima”. Perché grazie a Fico Bologna potrebbe raddoppiare il suo flusso turistico. “Eataly gode di stima in tutto il mondo – ha detto – Dirà: smettetela di andare a Disneyworld, andate a Eatalyworld”.
Farinetti ha poi assicurato che Eataly darà un suo contributo, ma non i 20 milioni ventilati in indiscrezioni di stampa. “Servono 50 milioni – ha detto – la mia idea è 100 enti che mettano 500.000 euro”.