Ma si prevede una debacle della Turchia, che potrebbe creare insperate opportunità
In Europa si prevede un calo produttivo delle albicocche, che si attesterà attorno al 10%; l’analisi è stata presentata in occasione di Medfel in Francia. Nel Vecchio continente sono previste poco meno di 510 mila tonnellate, oltre 25 mila in meno dello scorso anno quando i volumi avevano superato le 536 mila tonnellate.

Le cause, il maltempo in primis
Parecchie zone sono state colpite dal maltempo: dalle grandinate in Catalogna al gelo in Grecia e Turchia. Anche per questo motivo in Spagna, le 136 mila tonnellate previste potrebbero essere inferiori, anche per il maltempo in fase di fioritura che ha colpito altre aree produttive del Paese iberico. Tornando alla Grecia, le gelate rischiano di compromettere l’80% della produzione precoce. Ad Atene previste poco più di 67 mila tonnellate, il 34% in meno rispetto alle 103 mila del 2024. Periodo nero anche per la Turchia, primo produttore mondiale di albicocche, che per il freddo e il gelo ha visto un drastico calo del 70% dei volumi.
La situazione in Francia
Sorride la Francia con un recupero dei volumi, dopo un 2024 molto scarso. Quest’anno previste circa 105 mila tonnellate contro le 80 mila della scorsa campagna. Ma la produzione rimane comunque sotto media, visto che nel recente passato si sono toccate anche le 150 mila tons.
Cosa succede in Italia
In chiaroscuro la situazione da noi. Dopo un ritorno alla normalità nel 2024, per quest’anno la tendenza è ad un nuovo calo, con circa 200 mila tonnellate previste con un -20% sull’anno scorso, a causa di un calo delle aree investite e del maltempo.

Tuttavia la mancanza del prodotto turco per i Paesi europei potrebbe rappresentare una nuova e inaspettata opportunità commerciale, Italia compresa.