I produttori europei di birra annunciano che il cancelliere tedesco Angela Merkel, “sostiene la loro richiesta di porre fine alla discriminazione che subiscono i piccoli birrifici europei quanto esportano verso gli Usa”.

E questo nell’ambito dei negoziati commerciali di libero scambio (il cosiddetto Ttip) tra le due sponde dell’Atlantico, il cui quinto round si è aperto il 20 maggio 2014, a Arlington, in Virginia.

Pierre-Olivier Bergeron, segretario generale di “The brewers of Europe”, ha dichiarato che “come i piccoli produttori Usa possono ricevere sconti significativi quando esportano verso l’Unione, noi chiediamo che anche i piccoli produttori europei, che esportano ogni anno circa 8 milioni di ettolitri di birra negli Stati Uniti, possano beneficiare dello stesso sconto al pari dei produttori nazionali”.

Un accordo in questo senso – precisa Bergeron – “eliminerebbe un notevole onere per le piccole birrifici europei (secondo gli standard Usa con una produzione annua fino a 2 milioni di barili) che rappresentano la stragrande maggioranza dei 5mila produttori nell’Ue”. La produzione di birra mobilita l’economia italiana ed europea, essendo anche un importante creatore di posti di lavoro con due milioni di occupati nell’Unione, di cui il 7% in Italia.