La “famiglia” del Pomodoro di Pachino Igp si allarga: il marchio di Indicazione Geografica Protetta è stato riconosciuta anche alle tipologie di plum e mini-plum (comunemente conosciuto come Datterino), che vanno ad arricchire l’offerta delle tre varietà precedenti: il ciliegino, il costoluto e il tondoliscio.

La modifica del disciplinare di Produzione della IGP è stato un procedimento complesso che ha coinvolto la Regione Sicilia e il Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, (che ha istituito un’apposita commissione per la valutazione dei requisiti delle nuove varietà). Ottenuto il parere positivo del Ministero, il Disciplinare è approdato in Commissione Europea che verificata la bontà dell’iter amministrativo seguito sino ad allora ha proceduto alla Pubblicazione nella GUUE della domanda di modifica  in cui sono state inserite le due nuove tipologie di pomodoro: plum e miniplum e cioè i pomodorini del tipo datterino e (mini sanmarzano) e oblunghi del tipo Piccadilly e Pixel.

Se nessuna obiezione sarà notificata a Bruxelles da parte di soggetti interessati a breve sarà emesso dalla Commissione il decreto definitivo e sarà modificato il piano dei controlli da sottoporre al Ministero. Da li inizierà la certificazione del nuovo prodotto. Si tratta di una novità importante per tutto il comprensorio produttivo che ricade all’interno del territorio individuato dal disciplinare di produzione.

Il riscontro sarà anche di tipo economico per tutti i produttori: “Con questa variante – spiega il Direttore del Consorzio Salvatore Chiaramida –  anche le aziende che non producono ciliegino o costoluto hanno ora l’opportunità in questo modo di fregiarsi del marchio Igp. Ciò significa che si allargherà la platea dei potenziali soci che possono far parte del Consorzio e usufruire delle azioni di tutela e promozione che da anni portiamo avanti. Ciò implica inoltre la possibilità di avere un prezzo di vendita maggiore del 20-25% e di conseguenza una reddività e una marginalità superiore”.