Con frodi online da oltre 4 miliardi di euro e il 59% delle ricerche ormai senza click, BTO 2025 trasforma le paure del turismo digitale in strumenti per costruire un futuro più consapevole
Visto che siamo in periodo, c’è un Halloween anche nel turismo. I mostri non vivono nei castelli né nelle notti di luna piena: si nascondono negli algoritmi, nei dati, nelle truffe online e nei profili falsi che popolano il mondo digitale del viaggio. Sono le paure del turismo contemporaneo, dove intelligenza artificiale, reputazione e fiducia diventano il terreno di una trasformazione tanto rapida quanto inquietante.

Le dimensioni del fenomeno
Tra “fantasmi digitali” e “vampiri dei dati“, le imprese turistiche si trovano oggi a fronteggiare incubi reali: recensioni generate da bot, truffe che imitano piattaforme ufficiali, deepfake di destinazioni e disinformazione che in poche ore può cancellare la reputazione costruita in anni. Secondo l’Europol Internet Crime Report 2024, le frodi online nel turismo hanno superato i 4 miliardi di euro in Europa, mentre un’analisi SparkToro 2024 rivela che il 59% delle ricerche su Google non genera più click esterni, aprendo l’era dello zero-click: un web dove la visibilità si gioca all’interno degli algoritmi, non più nelle pagine dei siti.
Ma la paura, come ad Halloween, può trasformarsi in forza
E’ il messaggio che lancia BTO – Be Travel Onlife 2025, in programma l’11 e 12 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze, sotto la direzione scientifica di Francesco Tapinassi, che quest’anno invita il settore a superare le proprie zone d’ombra con il tema Cross-Travel: attraversare i confini — tra reale e digitale, umano e artificiale, dati ed emozioni — per costruire un turismo più consapevole, connesso e sostenibile.
Nel panel “Non è più (solo) un lavoro: AI, Humans e nuove regole“, Rishad Tobaccowala, Jacques Bulchand-Gidumal e Rodolfo Baggio rifletteranno su come la tecnologia stia ridefinendo le professioni del turismo. “L’AI non sostituisce il giudizio umano — lo costringe a essere più consapevole“, scrive Tobaccowala. È la chiave per superare la paura dell’automazione e restituire all’uomo il ruolo di interprete, non di spettatore. Anche Giulia Eremita, curatrice della sezione Digital Strategy, invita a guardare oltre l’algoritmo: “La rete non è solo tecnologia, è cultura e fiducia. Serve abitare gli spazi digitali con autenticità, non subirli.” Una visione che trasforma l’AI da minaccia a strumento di relazione, e che a BTO troverà spazio in talk dedicati alla visibilità credibile, all’accessibilità digitale e al valore dei dati etici.
Le paure, però, non abitano solo il mondo virtuale. Nella sezione Destination, curata da Emma Taveri, BTO affronta i timori concreti di territori e comunità: crisi climatica, overtourism, perdita d’identità. Dai modelli di rigenerazione come la Hydrogen Valley lombarda alle esperienze di turismo di comunità raccontate da realtà come Visit Faroe Islands e la Maratona di New York con Robert Simmelkjaer, la sfida è far “risorgere” i luoghi, trasformando l’abbandono in rinascita sostenibile.
Il ruolo del Food&Wine
Anche il mondo Food&Wine affronta i propri fantasmi: la minaccia del cambiamento climatico per la viticoltura, l’omologazione del gusto, il ritardo digitale delle imprese. Sotto la guida di Roberta Milano, BTO racconta cantine e territori che innovano senza perdere identità, come il Consorzio Franciacorta con Laura Gatti, e chef come Gaetano Trovato che trasformano l’alta cucina in racconto di comunità.

Dalle esperienze digitali applicate all’enoturismo all’autenticità dei mercati storici, il cibo diventa chiave di fiducia e riconnessione tra persone e territori. E nel cuore della Leopolda, la sezione Hospitality, curata da Nicola Zoppi, affronta la paura più diffusa: quella di un’ospitalità senz’anima, travolta dalla tecnologia. Con protagonisti come Guido Martinetti (Le Marne Relais) e Paloma Zapata (Sustainable Travel International), BTO mostra che la vera innovazione non è automatizzare l’accoglienza, ma umanizzarla.”Nel turismo del futuro – afferma Zoppi –la felicità sarà un KPI misurabile quanto la produttività.”
Promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, e realizzato da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, BTO 2025 si conferma il laboratorio più avanzato del turismo del futuro: un luogo dove le paure diventano leve di cambiamento e i dati strumenti di fiducia. Perché anche nel turismo, come nella notte di Halloween, le paure servono solo se ci aiutano a evolvere.