In India continua il boom dell’olio d’oliva, un prodotto della dieta mediterranea che fino a pochi anni fa era totalmente sconosciuto nel grande sub-continente asiatico, soprattutto per quanto riguarda l’uso alimentare.

Nell’annata 2012-2013, le importazioni di olio di oliva e di olio di sansa di oliva greggio sono aumentate del 66% in base ai dati diffusi dall’Associazione indiana per l’olio di oliva. “Il mercato indiano è salito così al primo posto per la crescita delle importazioni dopo il Giappone e la Cina” si legge in una nota.

Nel periodo 2011-2012 l’incremento era stato del 49%. Al primo posto tra i fornitori c’é sempre la Spagna con una quota del 59% seguita dall’Italia (31%). Insieme i due Paesi dominano il mercato indiano.

Il record di vendite è stato possibile sebbene il prezzo registrato dall’inizio dell’anno sia cresciuto del 40%, molto probabilmente innescato dal masiccio deprezzamento della rupia sull’euro. Secondo il presidente V.N. Dalmia, la crescita di questo prodotto è dovuta principalmente alla maggiore attenzione dell’ India e degli indiani per la salute.

“Si stima che circa il 10% della popolazione, soprattutto quella delle metropoli, soffre di malattie cardiache e una buona percentuale di diabete e ipertensione. Grazie alle sue caratteristiche l’olio di oliva e’ in grado di ridurre queste malattie.