“Abbiamo il dovere di difendere con ogni mezzo i nostri olivi, mettendo in campo azioni efficaci, mirate e tempestive, in modo da bloccare la diffusione di un batterio che ne provoca rapidamente il disseccamento, non solo perché dall’olivo si ricava uno degli alimenti base della dieta mediterranea, componente fondamentale del patrimonio e della cultura alimentare italiana, ma anche perché i nostri agricoltori, attraverso la cura e la coltivazione dell’olivo che vanno avanti da secoli, hanno contribuito negli anni a plasmare un paesaggio rurale unico, che oggi rappresenta il principale elemento di differenzazione delle nostre produzioni tradizionali e tipiche rispetto alle altre aree del Mediterraneo in cui l’olivo è coltivato”. Il ministro De Girolamo descrive in maniera compiuta la situazione dei disseccamenti di cui sono vittime i secolari ulivi del Salento e nello specifico dell’area leccese.

Gli alberi sono ammalati e la malattia sembra essere qualcosa di nuovo, mai vista prima per lo meno in queste forme. Siamo in presenza di imbrunimenti del sistema vascolare delle piante, dovuti probabilmente a specie fungine nuove. Per rimediare a tale disastroso evento ed impedire la propagazione dell’epidemia, il ministero ha deciso di inviare rinforzi sul posto.