Con un incremento del 3,5%, registrato nel periodo aprile-ottobre 2014, rispetto allo stesso periodo dell’annata precedente, pari a 216.000 tonnellate in termini di materia prima rettificata per il grasso, gli esperti ritengono ormai certo che per la campagna di commercializzazione corrente ci sarà il superamento della quota nazionale in Italia e si dovrà versare il prelievo supplementare a Bruxelles, quindi sostanzialmente pagare una multa consistente.

Erano 5 anni che ciò non avveniva e che la produzione commercializzata nel nostro Paese rimaneva entro i limiti prefissati della quota stabilita a livello europeo. A meno di un miracolo, il temuto evento si verifica proprio nel corso dell’ultima campagna di validità del regime delle quote latte e, per giunta, in coincidenza con una fase difficile dal punto di vista del mercato, segnato da ribassi delle quotazioni dei prodotti derivati (formaggi, burro e polveri di latte, in particolare) e dalla conseguente contrazione dei ricavi degli allevatori.