Secondo Eurostat l’incremento medio è del 18% mentre il picco più alto c’è stato ad agosto in Ungheria (+66%)

Che fosse un periodo particolarmente travagliato ormai era cosa nota. Ma che si potesse giungere a questi livelli, forse, coglie di sorpresa un po’ tutti. I rincari colpiscono la Vecchia Europa.

L’ondata di rincari su tutto l’agroalimentare

Pane, verdure, carne, ormai il cibo è diventato più costoso ovunque. I prezzi degli olii e dei grassi da cucina, per esempio, sono aumentati in modo particolarmente forte, ma anche importanti alimenti di base come il pane sono ormai notevolmente più costosi. 

Ciò è dovuto in particolare all’invasione russa dell’Ucraina, che ha notevolmente turbato i mercati globali poiché Russia e Ucraina sono i principali esportatori di cereali, grano, mais, semi oleosi (in particolare girasoli) e fertilizzanti.

Il caso specifico del pane, rincari monstre

Lo scorso agosto, il prezzo del pane nell’Ue era in media superiore del 18% rispetto ad agosto 2021. Si tratta di un aumento piuttosto significativo, allorché il prezzo del pane nel periodo preso come comparazione, era in media superiore del 3% rispetto ad agosto 2020. Dati mensili mostrano anche un aumento consistente dell’inflazione complessiva, sebbene non così ampio (da +3% a +10%). Le  informazioni provengono dai dati sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) pubblicati di recente da Eurostat.

Rincari, i Paesi maggiormente colpiti

Alcuni paesi sono stati molto più colpiti di altri. Il tasso medio di variazione più elevato dei prezzi del pane è stato registrato in Ungheria (+66% ad agosto), seguita da Lituania (+33%), Estonia e Slovacchia (entrambe +32%). Il tasso di variazione medio più basso dei prezzi del pane è stato registrato in Francia (+8% ad agosto), Paesi Bassi e Lussemburgo (entrambi +10%).