Oggi è Overshoot day, la data in cui andiamo in debito con le risorse naturali e rispetto al passato si registra un lieve miglioramento
Il 2 agosto ricorre l’Earth Overshoot Day, una data cruciale per il pianeta. È il giorno in cui la domanda di risorse e servizi ecologici in un anno supera quanto la Terra può rigenerare nello stesso periodo. In altre parole, in soli 8 mesi abbiamo utilizzato una quantità di risorse pari a quelle che il pianeta è in grado di riprodurre in 12 mesi.
La data, come ogni anno, è stata calcolata dal Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che monitora il consumo e la rigenerazione delle risorse del pianeta, proprio come in un estratto conto bancario. Rispetto al passato è un miglioramento. Ma è solo apparente.
Lo scorso anno il giorno del sovrasfruttamento è caduto il 28 luglio ma i veri progressi ammontano a meno di un giorno. I restanti quattro sono dovuti esclusivamente all’aggiornamento dei dati utilizzati nella nuova edizione dei conti. Ma non basta, per raggiungere l’obiettivo dell’IPCC delle Nazioni Unite (ridurre le emissioni di carbonio del 43% a livello globale entro il 2030), dovremmo posticipare questo momento di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni.
Come nasce il superamento ecologico
Il superamento ecologico è determinato principalmente da quanto consumiamo, dall’efficienza con cui vengono realizzati i prodotti, dalla crescita demografica e da quanto gli ecosistemi della natura sono in grado di produrre. I dati del Global Footprint Network evidenziano che sia la popolazione mondiale che i consumi medi pro-capite sono in costante aumento.
Il superamento ecologico può essere sostenibile solo per un tempo limitato prima che gli ecosistemi collassino. Purtroppo, già ora assistiamo all’erosione del suolo, alla desertificazione, alla ridotta produttività dei terreni coltivati, alla deforestazione, al collasso della pesca e all’aumento della concentrazione di carbonio nell’atmosfera. Il persistente superamento porta sintomi evidenti, tra cui insolite ondate di calore, incendi boschivi, siccità e inondazioni, con il rischio di compromettere la produzione alimentare.
Soluzioni per un futuro sostenibile
Ma cosa si può fare nell’immediato? Sulla piattaforma “Power of Possibility” dell’Overshoot Day sono evidenziate una serie di tecnologie commerciali, strategie governative, politiche pubbliche e migliori pratiche in grado di contribuire al #MoveTheDate of Earth Overshoot. Esistono numerose soluzioni già pronte per essere implementate su larga scala, come la diffusione delle energie rinnovabili, il potenziamento della mobilità sostenibile, l’economia circolare, la riduzione degli sprechi alimentari e idrici. Ognuno di noi può fare la differenza con gesti concreti nella vita quotidiana. L’importante è che governi, imprese e cittadini collaborino insieme per un futuro realmente sostenibile.
L’importanza della prevenzione dello spreco alimentare
Tra le azioni proposte vi è quella dell’adozione di leggi volte a prevenire lo spreco alimentare. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. circa un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano – 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno – viene perso o sprecato. Tra i pionieri di questa strategia vi è l’Italia che nel 2016 ha approvato una normativa volta ad evitare che un milione di tonnellate di cibo finisca nelle discariche, incentivando con sconti fiscali la donazione di alimenti a scopo benefico a tutti i livelli della filiera, dai produttori agricoli ai supermercati. Sulla stessa strada e nello stesso anno la Francia ha adottato una legge che rende illegale per i supermercati con superficie superiore a 400 metri quadrati lo smaltimento di alimenti ancora perfettamente sicuri per il consumo. Le eccedenze alimentari dovranno essere donate a organizzazioni senza scopo di lucro che assistono i bisognosi.
Città (davvero) intelligenti
Secondo le stime del Global Footprint Network, se il modello delle città intelligenti fosse applicato in tutto il mondo la data dell’Overshoot Day si sposterebbe di ben 29 giorni. Si ritiene che il 70% e l’80% di tutte le persone vivrà nelle aree urbane entro il 2050. Di conseguenza, la pianificazione urbana intelligente e le strategie di sviluppo sostenibile sono fondamentali. Le smart cities non solo sono più efficienti, ma sono in grado di operare con un budget di risorse più limitato. Gli elementi alla base di questo nuovo modello di città sono: edifici ad alta efficienza energetica, zonizzazione integrata, città compatte e opzioni efficaci per il trasporto pubblico. Quest’ultimo, in particolare, è un aspetto fondamentale visto che la mobilità personale costituisce il 17% dell’impronta di carbonio dell’umanità.
Il futuro delle energie rinnovabili
Invece la generazione del 75% dell’elettricità da fonti rinnovabili (rispetto al 39% attuale) sposterebbe l’Earth Overshoot Day di 26 giorni. L’energia rinnovabile soddisfa ancora poco più dell’11% del fabbisogno energetico finale globale, solo un leggero aumento rispetto al 9% di dieci anni fa; la transizione energetica procede troppo lentamente. Le tecnologie pulite sono mature e convenienti, servono però politiche e investimenti coraggiosi per accelerare la transizione.