Il mese comincia con temperature estive in Italia, Francia e Spagna: oltre 30 gradi in decine di città
L’autunno è iniziato ma nessuno se ne è accorto. In questi giorni in Italia siamo arrivati ai 33,2 gradi centigradi a Firenze, 32 a Perugia e 30,5 a Viterbo. Non va meglio nella pianura Padana, dove torna la preoccupazione per l’inquinamento atmosferico.
La tendenza coinvolge buona parte d’Europa. Austria, Belgio, Francia, Germania, Polonia, Svizzera e Regno Unito sono reduci da un mese di settembre più caldo della norma. In Francia la temperatura media mensile è stata di 21,5 gradi, la più alta dal 1900, ben 3,6 gradi centigradi in più rispetto alla media del periodo 1991-2020.
In Spagna, invece, quasi il 40 per cento delle stazioni meteorologiche ha registrato massime superiori ai 32 gradi. Con picchi rispettivamente di 38 e 38,2 gradi nelle città di Badajoz and Montoro.
Allarme nella Pianura Padana
Nelle stesse ore, Milano balza in testa alla poco invidiabile classifica delle città più inquinate del mondo, stilata dalla società svizzera IQAir. Ieri si è posizionata sul terzo gradino del podio, dopo Lahore (in Pakistan) e Kuching (in Malesia). L’indice di qualità dell’aria (Aqi) del capoluogo lombardo è risultato di 154. Se consideriamo che da 0 a 50 è considerato “buono”, mentre da 151 a 200 è ritenuto “non salutare” abbiamo un quadro completo.
In particolare occorre prestare attenzione alle concentrazioni di PM2,5, il particolato talmente fine da penetrare nei polmoni e nei bronchi secondari, entrando quindi nella circolazione sanguigna. Sempre secondo IQAir, si è passati dalla media giornaliera di 40,3 microgrammi per metro cubo (µg/m³) di domenica 1° ottobre a quella di 51,8 di lunedì 2 ottobre. Il limite raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità è pari a 5 µg/m³.
Più prudenti, ma sempre ampiamente superiori alle soglie di sicurezza, i dati dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa Lombardia): il 1° ottobre la media giornaliera rilevata è pari a 30 µg/m³ di PM2,5.
Insomma, sembrerebbe proprio che ci troviamo di fronte ad un fenomeno chiamato cambiamento climatico.