Si è svolto a Missanello un incontro, organizzato dall’Inea, per il rafforzamento delle filiere produttive della Val d’Agri.

L’intento è quello di creare, attraverso azioni conoscitive e partecipative sul territorio, meccanismi di forte correlazione fra le imprese primarie e quelle impegnate nella trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti.

Tre le filiere interessate spicca quella olivo-olearia diffusa in tutta l’area del Medio Agri con un nutrito numero di imprese di trasformazione e alcune esperienze di certificazioni di qualità; quella cerealicola che vede la presenza di numerosi prodotti trasformati soprattutto a valle della Diga del Pertusillo e quella della zootecnia da carne, in particolare bovina podolica e ovicaprina che interessa tutto il territorio montano dell’area.

Comparti questi con una forte valenza ambientale, paesaggistica e di difesa del suolo. Un progetto che intende oltrepassare i limiti dovuti alla polverizzazione delle imprese e soprattutto alla scarsa propensione ad associarsi e operare in una logica di rete. Da qui la necessità di agire sul territorio per passare dalle analisi conoscitive alle strategie operative condivise con le imprese locali del settore primario e agroalimentare che sono chiamati a partecipare, elaborare e condividere interessi comuni e cogliere le opportunità di sostegno finanziario dei programmi locali, regionali, nazionali e comunitari.

Il modello di filiera costituisce il punto cardine, quello in grado di promuovere l’integrazione delle imprese dell’area del Programma Operativo Val d’Agri e di favorire l’acquisizione di modelli organizzativi innovativi per incrementare il potere contrattuale dei produttori agricoli e consentire una migliore distribuzione delle redditività su tutti gli attori della stessa.