Edizione numero 69 per la Rossa; gli stellati in Italia diventano quasi 400

Anche quest’anno habemus papam. O per meglio dire, il tempio dei gourmet. La presentazione della guida Michelin è una delle tappe più importanti dell’anno per il mondo della ristorazione, l’equivalente dei David di Donatello della cucina. Un evento che suscita aspettative, premia gli investimenti e può segnare la fine di qualcun altro.

La Guida Michelin edizione 2024

Nell’anno domini 2023 – per l’edizione 2024 – la Michelin fa un piccolo passo avanti riconoscendo un premio speciale alla parte dolce del pasto, con il premio Passion Dessert. Ma fa anche un passo di lato, allargando il suo raggio d’azione all’ospitalità, annunciando una guida dedicata agli hotel.

Un’edizione memorabile, dunque, che porta i ristoranti stellati a quota 395, con 33 novità, 26 nuovi locali premiati con Una Stella (alcuni graditi ritorno al macaron, come nel caso di Roy Caceres con Orma), 5 nuovi con Due Stelle di cui ben due senza neanche passare per la prima Stella (Al Rei Natura e Verso), e poi due nuovi ristoranti Tre Stelle: Atelier Moessmer di chef Norbert Niederkofler a Brunico e Quattro Passi di Fabrizio Mellino a Massa Lubrense (NA). Le regioni più dinamiche quest’ano sono Lombardia, Campania e Toscana, ma soprattutto l’Umbria con 3 stellati in provincia di Perugia. Una guida che segna anche uno sguardo al futuro, per la grande quantità di giovani: gran parte dei nuovi premiati sono under 35, e ben 4 cuochi hanno meno 30 anni d’età. Ancora nessuna pizzeria, invece: non si riesce a bissare il premio conferito nel lontano 1962 alla Pizzeria Negri.

I Tre Stelle Michelin

Ci sono ben due nuovi ristoranti premiati con le Tre Stelle: Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a Brunico e Quattro Passi di Fabrizio Mellino a Massa Lubrense (NA). Da una parte un ritorno in grande stile per Niederkofler, lo chef che torna ai tre macaron dopo un anno che non esita a definire “complicato”. Dall’altra il riconoscimento a Fabrizio Mellino, seconda generazione alla guida di una delle più belle insegne della Penisola Sorrentina, esemplare vicenda familiare che nella guida di Gambero Rosso ha conquistato già qualche anno fa le Tre Forchette del Gambero Rosso.

Atelier Moessmer – Norbert Niederkofler – Brunico, BZ

Quattro Passi – Fabrizio Mellino – Massa Lubrense, NA

Da Vittorio – Chicco e Bobo Cerea – Brusaporto, BG

Dal Pescatore – Nadia e Giovanni Santini – Canneto sull’Oglio, MN

Enrico Bartolini al Mudec – Enrico Bartolini – Milano

Piazza Duomo – Enrico Crippa – Alba, CN

Villa Crespi – Antonino Cannavacciuolo – Orta San Giulio, NO

Le Calandre – Massimiliano Alajmo – Rubano, PD

Osteria Francescana – Massimo Bottura – Modena

Uliassi – Mauro Uliassi – Senigallia, AN

Enoteca Pinchiorri – Riccardo Monco – Firenze

La Pergola – Henz Beck – Roma

Reale – Niko Romito – Castel di Sangro, AQ

Due Stelle Michelin

Piazzetta Milù – Maicol Izzo – Castellamare di Stabia, NA (anche Young Chef Award)

Andrea Aprea – Andrea Aprea – Milano

George’s Restaurant – Domenico Candela – Hotel Parkers – Napoli

Al Rei Natura – Michelangelo Mammoliti – Serralunga D’Alba, CN

Verso – Mario e Remo Capitaneo – Milano

Una Stella Michelin

Ada Gourmet – Ada Stifani – Perugia 

Alici – Crescenzo Scotti

Orma – Roy Caceres – Roma

Vignamare – Giorgio Servetto – fraz. Colla Micheri

Horto – Alberto Toè – Milano

La Coldana –  Alessandro Proietti Refrigeri – Lodi

Osmosi – Mirko Marcelli – Montepulciano, SI

Nin – Terry Giacomello – Brenzone, VR

Bluh – Vincenzo Russo – Furore, SA

Casa Mazzucchelli – Aurora Mazzucchelli – Sasso Marconi, BO

Contrada Bricconi – Michele Lazzarini – Oltressenda Alta (BG)

Sui Generis – Alfio Nicolosi – Saronno, VA

Votavota – Marina di Ragusa, RG

La Magnolia – Marco Bernard – Forte dei Marmi (LU)

Saporium – Ariel Hagen – Firenze

Elementi – Andrea Impero – Torgiano

Vite – Simone Selva – Lancenigo, TV

Un piano nel cielo – Leopoldo Elefante – Praiano, RG

Il Marin – Marco Visciola – Genova

Il Fagiano – Maurizio Bufi – Gardone Riviera, BS

Crocifisso – Marco Baglieri – Noto, ST

Cortile Santo Spirito – Giuseppe Torrisi – Siracusa

Il Visibilio – Daniele Canella – Castelnuovo Berardenga, SI

Dolomieu – Fiorenzo Perremuto – Madonna di Campiglio, TN

Une – Giulio Gigli – Foligno, PG

Wood – Amanda Eriksson – Cervinia, AO

I premi Speciali

Per premiare le storie delle persone che gli ispettori raccolgono nelle prove a tavola, storie di passioni che vanno al di là della cucina.

Service Award: Federica Gatto (Cetaria – Baronissi, SA)

Sommelier Award: Marzio Lee Valie (Esplanade – Desenzano del Garda, BS)

Passion Dessert: Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri – Firenze); Davide Guidara (I Tenerumi – Vulcano, ME); Giampiero Vivalda (Antica Corona Reale – Cervere, CN); Francesco Marchese (FRE – Monforte D’alba CN); Nicola Portinari (LA Peca); Gaetano Trovato (Arnolfo – Colle val d’Elsa, SI) Angelo Sabatelli (Angelo Sabatelli – Putignano, BA); Matteo Metullio e Davide De Prà (Harry’s Piccolo – Trieste)

Mentor Chef Award: Gaetano Trovato (Arnolfo – Colle Val d’Elsa, SI)

Young Chef Award: Maicol Izzo (Piazzetta Milù – Castellamare di Stabia, NA)

La Stella Verde Michelin

I nuovi ristoranti premiati con la Stella Verde per la sostenibilità

Grow Restaurant – Matteo Vergine – Albiate, MB

Hyle – Antonio Biafora – San Giovanni in Fiore, CS

Oasis Sapori Antichi – Serena Falco e Puccio Fischetti  – Vallesaccarda, AV

Horto – Alberto Toè – Milano

Radici – Mirko Gatti – San Fermo della Battaglia, CO

Dal Pescatore – Nadia e Giovanni Santini – Canneto sull’Oglio, MN

La Ceretta Osteria – Enrico Bellino – Sassetta, LI

Coltivare – Luca Zecchin – La Morra, CN

Saporium – Ariel Hagen – Borgo Santo Pietro, SI

Saporium – Ariel Hagen Firenze

Il Piastrino – Riccardo Agostini – Pennabilli, RN

Vespasia – Fabio Cappiello – Norcia, PG

Atelier Moessmer – Norbert Niederkofler – Brunico, BZ