Rischia di andare in tilt il vino in Europa a causa dell’invasione di prodotto spagnolo sottocosto. Lo denuncia AssoDistil, alla luce dell’annuncio di un decreto del governo di Madrid che impone la ‘distillazione obbligatoria’ di 4 milioni di ettolitri di vino per usi industriali.
Il decreto, infatti, prevede che, per definire le quote da inviare in distilleria, i volumi saranno calcolati, al 31 luglio, sulla base delle giacenze in cantina.

”Questo ha scatenato la corsa alla vendita al ribasso delle giacenze – ha stigmatizzato il presidente dei distillatori Antonio Emaldi – e pur di non consegnare gratis il vino ai distillatori locali, i produttori hanno lanciato offerte a prezzi bassissimi, falsando così la concorrenza, con grave danno non soltanto dei produttori di vino, ma anche di quelli di acquaviti di vino e brandy nella Ue”. Secondo l’associazione, il primo mercato che sta andando in tilt è quello del vino da tavola, seguito da quello delle acquaviti e dei brandy e, da ultimo, dal mercato dell’etanolo per usi industriali, già sofferente per il progressivo calo dei prezzi.

”Siamo alla vigilia della prossima campagna: in Spagna si stima una produzione almeno pari a quella di quest’anno – afferma Daniele Nicolini, direttore di AssoDistil – in Italia, a causa delle forti giacenze di materia prima, si rincorrono le voci su un possibile ricorso alla distillazione di crisi in alcune regioni. In questo quadro, i prezzi diventeranno sempre più instabili”.