Un altro passo in avanti verso la necessaria rinascita
L’Aquila, e con essa tutto l’Abruzzo, rinasce. A 15 anni dal terremoto che l’ha distrutta, la città ha l’occasione più grande per presentarsi al mondo come Capitale della cultura.
L’Aquila, con i suoi quasi 70mila abitanti, è la Capitale italiana della cultura 2026. È stata designata dal Ministro della cultura superando in scioltezza le altre 9 città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese. Si tratta di un’occasione ghiotta per far parlare di sé e delle sue bellezze storico – architettoniche e puntare i riflettori su quel che questa cittadina può offrire nonostante il faticoso percorso di rinascita dopo il sisma devastante del 2009.
Perché ha vinto l’Aquila?
L‘Aquila, come città vincitrice, si aggiudicherà un contributo statale di un milione di euro, grazie al quale potrà valorizzare, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Nella motivazione che palesa la scelta della giuria infatti si dice: “L’Aquila città multiverso – questo il nome del dossier presentato – è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova agenda europea della cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale”.
I driver del progetto
Il progetto propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Sottende al recupero dell’identità, puntando sulla cultura percepita come driver per la crescita e come elemento fondante di una comunità, anche da un punto di vista antropologico e sociologico. Coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti attraverso un palinsesto di eventi e di iniziative che si svilupperanno per l’intero anno e copriranno tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive.
Dovremo aspettare sino al 2026 per vedere come si presenterà al pubblico italiano ed estero la città abruzzese, nel frattempo ricordiamo che la Capitale italiana della cultura in carica è Pesaro nelle Marche, mentre il prossimo anno sarà Agrigento in Sicilia.