Per falsare la concorrenza e determinare la fissazione di prezzi di mercato più elevati, un gruppo di produttori aveva stipulato un accordo fuori legge per concordare i prezzi dell’invidia.
L’antitrust francese ha colpito un gruppo di produttori di indivia dopo circa quindici anni con una pesante sanzione. Per falsare la concorrenza e determinare la fissazione di prezzi di mercato più elevati, un gruppo di produttori aveva stipulato un accordo fuori legge per concordare i prezzi dell’invidia.
A scoprirlo è stata l’autorità antitrust francese che ha dato una multa di quasi 4 milioni di euro ai produttori di indivia per aver creato un cartello che dal 1998 preservava il mercato dell’ortaggio da variazioni al ribasso delle quotazioni. Sono stati colpiti dall’ammenda 11 agricoltori e 7 unioni di produttori e associazioni.
Il meccanismo è stato scoperto dall’Antitrust e consisteva nel fatto che tali operatori si accordavano sui prezzi da praticare a grossisti e dettaglianti. In sostanza tutti coloro che producono indivia in Francia hanno partecipato al cartello, ha fatto sapere l’Autorità competente. Gli agricoltori e le organizzazioni monitoravano i prezzi in tempo reale per verificare che ciascun membro del cartello rispettasse gli accordi.
Talvolta si è anche fatto ricorso alla distruzione di scorte per prevenire la caduta dei prezzi. Secondo il Ministero dell’Agricoltura francese, i prezzi all’ingrosso dell’indivia, tra il 2000 e il 2010, sono aumentati del 32% mentre, nello stesso decennio, i prezzi degli ortaggi in totale solo del 21,8%. Considerando il limitato impatto del cartello sul mercato alimentare francese e la fragile situazione finanziaria, l’autorità antitrust ha deciso di infliggere ammende con importi contenuti. Da ricordare, infatti, che secondo i dati Agrimer, la produzione francese di indivia nel 2010 ha raggiunto appena le 208 mila tonnellate mentre la produzione totale di ortaggi si è attestata pari a 5,2 milioni di tonnellate.