Il gelato artigianale italiano è sempre più mobile e itinerante. Il cono alla frutta o alle creme è sempre stato lo street food per antonomasia, la migliore golosità da passeggio. Ma il carretto di una volta oggi ha una marcia in più: si evolve nell’Ape Piaggio (altra eccellenza italiana) o nel food truck, pronto a conquistare le strade con nuove idee, nuovi gusti e nuovi concept.
«Lo street food è un’opportunità d’oro per chi punta qualità e originalità, nella ristorazione in generale e nel campo del gelato in particolare» secondo Vetulio Bondi, maestro gelatiere fra i più celebri d’Italia, membro dell’Associazione Gelatieri Artigiani Fiorentini, ambasciatore dell’artigianalità e delle eccellenze del nostro territorio. «In un piccolo spazio, con un mezzo agile, conti solo tu, con le tue idee e il tuo impegno. Se sei bravo, puoi sfondare. Tenendo a mente alcuni elementi chiave –spiega Bondi–:. Primo, la qualità deve farla da padrona: massima attenzione a ingredienti, provenienza e artigianalità. Secondo, il miglior street food è quello che esprime il legame con il territorio, del quale bisogna saper valorizzare le peculiarità. Terzo, il prodotto bisogna saperlo servire. E, non da ultimo, comunicare».

Da qualche anno Vetulio Bondi ha scelto di avere come partner StreetFoody, un progetto innovativo dedicato agli aspiranti imprenditori del mondo della ristorazione mobile. Il vantaggio della formula street food è che in poco tempo, e con un investimento contenuto, si ha la propria gelateria mobile, perfettamente attrezzata per arrivare nelle strade, nei parchi, nelle piazze, e non solo; si possono cogliere le occasioni dei festival dedicati allo street food, sempre più numerosi, e anche degli eventi privati. Per esempio i matrimoni, dove va fortissimo la proposta di veicoli dal sapore vintage e romantico per proporre agli ospiti una fresca sorpresa.

Tempi e costi? Investimenti a partire dai 20mila euro per i mezzi più piccoli. I tempi di consegna sono sui 60 giorni.

Agli aspiranti gelatieri on the road Streetfoody propone due cavalli di battaglia: l’Apecar è il veicolo scelto da chi, con un occhio all’italianità e un altro al passato, vuole dar risalto al proprio brand; è un modello piccolo e agile, dal sapore vintage, per un solo operatore che vende a terra. Per chi, invece, vuole macinare più chilometri c’è il Porter Piaggio, con bancone ribassato per agevolare la vendita. Entrambi i veicoli danno la possibilità di proporre 8 gusti di gelato e hanno un sistema di refrigerazione indipendente che garantisce autonomia per una giornata di lavoro. Non c’è bisogno di generatori o allacciamenti alla rete elettrica, perché è importante assicurare la massima mobilità e autosufficienza.

In tutto questo StreetFoody è al fianco dei food trucker. Si studia insieme il progetto e poi, nelle officine di Terranuova Bracciolini (AR), all’interno di uno stabilimento di 12mila metri quadri, viene realizzato il mezzo personalizzato, curando meccanica, allestimento, attrezzatura e grafica. StreetFoody provvede al rilascio di tutta la documentazione di legge, e poi è fatta: il miglior gelato italiano può partire alla conquista delle strade del mondo.