Il risparmio va in secondo piano di fronte alla qualità e alla sicurezza alimentare. A rilevarlo è l’istituto di ricerca Eurispes sulla base di uno studio relativo ai comportamenti di acquisto degli italiani.

I prodotti Made in Italy conquistano la stragrande maggioranza dei consumatori: li sceglie l`80,2%, a fronte del 77,6% del 2012. I connazionali si rivelano scrupolosi anche in tema di trasparenza: il 74,7% controlla l`etichettatura e la provenienza dei prodotti, in maniera nel complesso stabile rispetto al dato di quattro anni fa (76,8%).

Ben l`81% predilige i prodotti di stagione e il 55,9% preferisce i prodotti a km 0. Sopra al 50%, anche la quota di quanti acquistano con frequenza prodotti a marchio Dop, Igp e Doc (53,8%).

Oltre un terzo del campione, il 37,1%, compra spesso prodotti biologici. In parallelo, una quota degli intervistati orienta le proprie scelte anche in un’ottica di risparmio soprattutto in termini di tempo da dedicare alla cucina: il 31,5% acquista spesso prodotti pronti (sughi, risotti, zuppe, torte, surgelati, ecc.).

I prodotti Made in Italy trovano meno favori nel pubblico giovanile: li privilegia il 71,2% dei 18-24enni, e il 75,6% dei 25-34enni, laddove per le altre fasce d`età le percentuali si attestano sopra all`80%. Anche l’abitudine di acquistare spesso i prodotti a marchio d`origine trova minore diffusione tra i giovanissimi(45,2%), mentre i 35- 44enni raccolgono i valori più elevati (62,1%). Sempre tra i 18-24enni è meno diffusa la pratica di controllare l’etichettatura e la provenienza dei prodotti (64,4%), così come sono meno avvezzi, rispetto al dato medio, a consumare i prodotti di stagione (74%) e quelli a Km0 (44,2%), valori tendenzialmente più alti all’aumentare dell`età. Il primato dell`acquisto di prodotti pronti spetta, invece, ai 25- 34enni, con il 33,3% delle preferenze.

A livello territoriale emerge che il 90,3% degli abitanti del Centro sostiene il Made in Italy, seguito a poca distanza dalle Isole (89,9%); è poi di nuovo il Centro a mostrare maggiore propensione all`acquisto di prodotti a marchio d`origine (59,7%) e biologici (42,7%), tendenze meno evidenti nelle Isole, per le quali si registrano rispettivamente percentuali del 47% del 31,5%.

Scarso anche il ricorso ai prodotti a km0 (49,7%) a fronte del 61,8% del Nord-Est, nonché la minore preferenza accordata ai prodotti di stagione (72,6%), valore che per le Isole raggiunge l`89,9%. Non a caso, il ricorso all`acquisto di prodotti pronti sale per il Nord-Ovest al 38,7% contro il 22,6% del Sud. L`83,2% dei diplomati e l`82,3% dei laureati preferisce il Made in Italy, percentuale che scende al 71,2% per chi ha la licenza media e al 72,9% per i possessori di licenza elementare.

Il consumo di prodotti a marchio d`origine cresce all`aumentare del titolo di studio: dal 43,8% di chi non ha titolo o ha la licenza elementare al 61,7% dei laureati. Analoga tendenza per i prodotti biologici che passano dal 25% al 46,5%, per l`attenzione nei confronti dell`etichettatura, con un balzo dal 52,1% all`82,5%, e per l`acquisto di prodotti a km 0, dal 35,4% al 62,8%.

Tra le coppie con figli si registrano le percentuali più alte rispetto alla predilezione di prodotti Made in Italy (83,4%), dei prodotti di stagione (84,7%) e, in ultimo, una particolare attenzione all`etichettatura (77,2%); solo il 25,7% della categoria acquista alimenti pronti.