MONTICHIARI (BRESCIA) – Bilancio positivo per la manifestazione “Vita in campagna”, promossa dall’omonima rivista presso la Fiera di Montichiari, in provincia di Brescia.
Se l’agricoltura professionale sta registrando un momento di crisi, gli appassionati della campagna non sono mancati a questa prima manifestazione nazionale, che ha visto – oltre al centinaio di corsi di formazione settoriale – soprattutto la possibilità di acquistare prodotti per il frutteto, l’orto, il vigneto, il giardino e i piccoli allevamenti. L’offerta è venuta da 75 aziende specializzate di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Buona affluenza anche agli incontri sull’orto, il giardino e gli animali da cortile. Di grande attualità il corso sulla casa ecocompatibile: in primo piano le soluzioni per muri, serramenti, tetti e fondamenta in grado di disperdere poca energia.
Molto apprezzata da grandi e piccini anche la rassegna con 43 razze di conigli e proposte in fiera dalla fattoria del Toce di Fondotoce (Verbania). In primo piano il coniglio Angora, l’Ariete nano e l’Hotot, una razza in via di estinzione.
Vero e proprio boom per l’orticoltura. Se, secondo recenti stime, sarebbero 6 milioni gli italiani che si dedicano all’orto, sia allestendone alcuni su terrazzi sia in piccoli appezzamenti, vasta l’affluenza di hobby farmer presso gli stand che hanno proposto piante e sementi.
Se verdure ed erbe aromatiche sono state le tipologie più richieste, in primo piano i prodotti stagionali come pomodori e fragole. E cresce l’interesse per le varietà antiche, a testimonianza che gli agricoltori per passione incentivano la valorizzazione della biodiversità: tra le varietà più richieste le mele renette, le mele campanine e le pere limoncello. Un interesse condiviso dai giovani: in occasione della festa del papà, sono in molti ad avere pensato ad un regalo in linea con la passione per la natura dei genitori.
Un trend dai risvolti sociali. Il boom dell’orticoltura è confermato anche dalla condotta Slow Food della Bassa Bresciana per il progetto “Orti in condotta” (a oggi 400 orti scolastici in tutta Italia). “Nella nostra realtà gli effetti educativi sono stati dirompenti: da una parte notiamo un aumento del senso di responsabilità alimentare nei bambini che arrivano a fare i turni d’estate per coltivare gli orti con nonni e insegnanti, dall’altra vengono affinati i loro sensi – spiega la responsabile Federica Agosti. “I bambini coinvolti, infatti, arrivano a riconoscere le erbe aromatiche e gli ortaggi e sono stimolati a consumarli”.
Un mercato in espansione: attrezzature, macchine e linee bio. Hobby farmer con un’ampia preparazione e disposti a spendere per coltivare la propria passione. Emerge da un primo sondaggio presso gli stand della fiera. Se acquistare un trattore di nuova generazione per arare il terreno di famiglia costa da una media di 16mila a 22mila euro (ma sono previsti finanziamenti ad hoc per agevolare l’acquisto) per un robot tosaerba innovativo si spende dai 1.300 euro per superfici fino a 400 metri quadrati in su. Un fenomeno in crescita, registrato dagli espositori proprio in occasione della fiera, l’interesse per motozappe (con una spesa dai 400 ai 700 euro) e biotrituratrici (da 280 a 2.000 euro). In tema di difesa particolarmente amate le linee di fitofarmaci a base di rame, ideali per coltivazioni biologiche su piccola scala. E prendono piede esigenze del tutto particolari: molto richieste, ad esempio, le macchine per estrarre gli oli essenziali e per produrre formaggio a casa propria.
Via vai di famiglie e appassionati, inoltre, per le visite gratuite guidate al Museo agricolo Giacomo Bergomi e per le iniziative programmate per catalizzare l’attenzione sui mille affascinanti volti dell’agricoltura. Emozione e flash puntati sulla rassegna di trattori d’epoca del Gruppo bresciano di aratori del Chiese, che espone 12 modelli di macchine agricole d’epoca. Tra i modelli più fotografati il Landini Velite del 1953 e l’OM45R con potenza di 45 cavalli che ha suscitato la commozione di agricoltori che l’hanno utilizzato negli anni Cinquanta.
Molto seguiti i corsi per imparare a fare la pasta in casa e la mostarda organizzati dal Consorzio Agrituristico Mantovano, che in fiera ha proposto un mercato contadino, sintesi dei 15 che vengono organizzati settimanalmente nel territorio tra Brescia e Mantova. Tra le specialità in vendita: salame Casalin mantovano, formaggi a base di latte di capra, biscotti e farine di mais, vini, mostarde realizzate anche con varietà antiche, confetture e sottoli, insaccati e piccoli frutti.