Vietata la costruzione di nuovi hotel, la città lotta con fermezza contro l’over tourism
Il provvedimento varato dalla città olandese è eloquente: è vietata la costruzione di nuovi alberghi in città. Unica deroga consentita, solo in sostituzione di altri che chiudono, ma verrà assegnata la precedenza a strutture progettate fuori dal centro e con qualifiche di sostenibilità ambientale ed energetica. Qual è l’obiettivo ultimo? Istituire un limite di turisti l’anno, 20 milioni, attualmente superato solo contando gli ospiti delle strutture alberghiere. Ma a queste cifre vanno addizionate le persone che soggiornano in case private, attraverso Airbnb o altre multinazionali, e sulle crociere (fluviali e non).
Amsterdam, perché la lotta all’overtourism
L’overtourism è un fenomeno che interessa le grandi città europee come Amsterdam che, specie dopo la pandemia, hanno visto incrementare esponenzialmente il numero di visitatori nel proprio territorio in qualsiasi stagione. Le amministrazioni pubbliche cercano di limitare i danni con varie iniziative. Nella città olandese per esempio, si è deciso di limitare prima a 60 giorni, poi a 30 il numero di giorni possibili all’anno in cui si potrà affittare la propria casa a terzi. Ma non è bastato.
Il ruolo degli hotel
Ora sotto esame sono gli alberghi: sembra infatti che in questo momento ne siamo in costruzione in città più di 20. Il provvedimento messo in atto recentemente intende proprio frenare questa tendenza. Da sempre Amsterdam ha un turismo variegato: culturale, sessuale e “stupefacente” e tutti vengono presi in esame per essere ripensati in modo da creare meno impatto sulla città. Si sta pensando a delocalizzare la zona rossa fuori dal centro cittadino.
L’impatto delle crociere
Amsterdam, per la sua posizione geografica, può vantare anche un ingente flusso turistico proveniente dalle crociere (fluviali e marine) e per questo il Comune ha annunciato di voler ridurre il numero di grandi navi in arrivo nel suo porto non solo per limitare i visitatori ma anche per diminuire l’inquinamento provocato da questi mezzi, un po’ quello che accade a Venezia.
Cosa si può fare veramente?
Dal numero di provvedimenti e di mobilitazioni messe in atto, è facile capire che quello del turismo di massa sia un tema in cima alla lista delle priorità dell’amministrazione cittadina. Amsterdam ha oggi circa un milione di abitanti ed è arrivata a ospitarne in un anno 25 di visitatori. Più del numero totale di abitanti dell’intero paese. È sostenibile? La risposta è quasi certamente negativa ma è arduo trovare misure adatte a frenare questi fenomeni senza rischiare di incorrere nell’accusa di privazione di libertà e di diritto alla libera circolazione in territorio europeo.
Il recente provvedimento del ticket introdotto a Venezia per far accedere in città turisti giornalieri ne è un esempio. In molti si lamentano, non sembra essere la soluzione adatta. Forse perché non ne esiste una.