Una conferenza al Parlamento europeo (Bruxelles) il prossimo 19 settembre, promossa da Slow Food, per discutere della prossima Pac, la Politica agricola comune. La conferenza si avvarrà della collaborazione di Arc2020, sotto l’Alto patronato del Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.

Sono previsti contributi da parte di Dacian Cioloş, commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale e di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, nonché di altre importanti organizzazioni della società civile europea. L’intento è di promuovere il dialogo tra la società civile e le istituzioni europee sulla riforma della Politica agricola comune (Pac). La conferenza sarà un’occasione per un aperto scambio di opinioni tra la società civile e i rappresentanti politici in un momento cruciale del dibattito sul futuro della Pac, portando messaggi dai diversi angoli d’Europa ai corridoi delle istituzioni europee.

I lavori inizieranno alle 15 e saranno divisi in tre sessioni:

• Sessione 1: discorsi di apertura;

• Sessione 2: società civile – richieste principali e proposte concrete;

• Sessione 3: La riforma della Pac e la democrazia europea;

– sessione plenaria con il Parlamento europeo.

In concomitanza con l’evento, si svolgerà la parte finale della Good Food March, un’iniziativa di Arc2020, Slow Food, Slow Food Youth Network e molte altre organizzazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni discusse nella conferenza. La marcia partirà da Monaco di Baviera il 25 agosto e vi prenderanno parte attivisti, contadini, consumatori e giovani provenienti da tutta Europa. Per ulteriori informazioni sulla Good Food March, potete consultare il sito: www.goodfoodmarch.eu.

 Negli ultimi anni Slow Food si è battuta attivamente per una Pac più sostenibile. L’associazione ha creato una specifica sezione sul suo sito internazionale dedicata alle politiche europee, Slow Europe (www.slowfood.com/sloweurope ) e ha promosso il dibattito sul futuro dell’agricoltura europea in tutti i 27 Paesi dell’Unione in cui è presente con la sua rete, con 625 convivium, 330 presìdi e quasi 900 comunità di Terra Madre.