Ogni sabato, dal 12 dicembre fino al 30 gennaio con partenza alle ore 15 da Piazza Duomo, i ‘baby pellegrini’ si ritroveranno al Santa Maria della Scala, uno degli ospedali più antichi d’Europa.
Ad accoglierli e ad accompagnarli, prima all’interno del Complesso museale e poi a Porta Romana, sarà una guida di eccezione: una balia medievale che racconterà, come fosse una fiaba, la storia di Siena e l’importanza strategica della città per i viandanti e i pellegrini diretti a Roma da Canterbury.

Un appuntamento per tutta la famiglia, con la tappa speciale dedicata ai nonni.Il percorso francigeno dedicato ai più piccoli sarà anche l’occasione per ritagliarsi un momento speciale da vivere in compagnia di figli e nipoti. Durante ogni tappa, infatti, sarà possibile accompagnare i propri bambini e scoprire insieme racconti e aneddoti dell’accoglienza all’interno del Santa Maria della Scala. Un vero e proprio tuffo nel Medioevo per indossare i panni dei pellegrini e proseguire il viaggio, dopo una pausa merenda per i più piccoli e un buon caffè per i più grandi, fino a Porta Romana. La Francigena formato baby sarà un vero viaggio nella memoria, da vivere anche attraverso l’esperienza dei nonni a cui è dedicata la prima tappa speciale di venerdì 11 dicembre, che partirà alle ore 14 da Porta Camollia.

#SienaFrancigenakids: le tappe del percorso. Siena era, infatti, una tappa fondamentale per trovare ristoro e cura lungo la Via Francigena, grazie anche alla presenza del Santa Maria della Scala che forniva cura, assistenza e servizi ai pellegrini. Qui i ‘piccoli pellegrini’ saranno accompagnati dalla balia alla scoperta della Sala del Pellegrinaio e dei suoi affreschi, raffiguranti scene di vita e personaggi al tempo del Medioevo: dai gittatelli (bambini abbandonati) ai frati e alle monache che curavano spirito e piaghe del viaggio fino ai poveri e ai viandanti.

Info su #SienaFrancigenaKids. #SienaFrancigenaKids è un progetto dell’assessorato al turismo del Comune di Siena che si svolgerà, ogni sabato, dal 12 dicembre al 30 gennaio, con partenza alle ore 15 da Piazza Duomo. Il costo del biglietto, comprensivo di guida, ingresso al Santa Maria della Scala e è di 7,50 euro per bambini fino a 14 anni di età e di 10 euro per gli accompagnatori.Il biglietto include anche la visita guidata teatralizzata al Pellegrinaio del Santa Maria della Scala e lungo il tratto urbano dal Santa Maria della Scala a Porta Romana.

È possibile prenotare, entro le ore 13.30 del sabato, chiamando i numeri 347-6137678 e 348-0216972 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo sienasms@c-way.it. La partenza è garantita indipendentemente dal numero dei partecipanti.

Tappa 1. Lo Spedale di Santa Maria della Scala

Documentato dal 1090, deve il nome alla sua posizione davanti alle scale che conducono al sagrato del Duomo. Inizialmente di dimensioni modeste era destinato all’accoglienza dei pellegrini e all’assistenza dei poveri, grazie all’impegno di uomini e donne laici che, mossi da spirito di carità, donavano tutti i loro beni allo spedale. Sin dagli inizi del Trecento uno Statuto ne regolava la vita e l’autonomia, dimostrandosi talmente efficace da essere preso a modello da Gian Galeazzo Visconti e dal duca di Milano, Francesco Sforza i quali inviarono a Siena i propri emissari per studiarne la gestione e l’organizzazione. I pellegrini erano ospitati assieme ai malati nella Sala del Pellegrinaio. Essi ricevevano pane, vino, cibi cotti e potevano lasciare all’interno dello Spedale il denaro in custodia o scambiarlo: in appositi registri infatti i frati indicavano il nome del depositante ed eventuali caratteristiche fisiche peculiari come statura, corporatura, cicatrici per identificarlo al ritorno da Roma.

Tappa 2. Porta Romana

Anticamente detta Porta Nuova, fu costruita tra il 1327 e il 1329, ed è la più grande delle porte di Siena. Attraverso Porta Romana i pellegrini (“romei”) entravano a Siena per dirigersi verso nord attraverso la Via Francigena. Usciti da Porta Romana, il percorso francigeno si snodava verso sud, attraverso le Crete senesi, un territorio aspro e difficoltoso sia in estate che in inverno. Qui i pellegrini bisognosi potevano trovare riparo nella Grancia di Serre di Rapolano di proprietà dell’Ospedale di Santa Maria della Scala. Dalle Crete si proseguiva fino alle vallate del territorio della Berardenga (dove oggi si trova Castelnuovo Berardenga) dominato da fitta boscaglia e coltivazioni.